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NELL’ITALIA degli scandali, fa rumore la notizia dell’assoluzione dell’ex ministro dc Calogero Mannino nel processo sulla trattativa Stato-mafia: “Non ha commesso il fatto”, questa la sentenza, contro la quale la Procura ricorrerà in appello. Mannino era accusato di aver avviato la trattativa fra pezzi delle istituzioni e i vertici di Cosa Nostra, che secondo la Procura di Palermo avrebbe segnato la stagione delle bombe del 1992-1993. L’interessato si definisce “perseguitato” ma anche sollevato dopo “un inferno durato 25 anni”, mentre un altro imputato, Nicola Mancino, commenta: “Sarò discolpato anch’io”, lamentando al contempo la lentezza del suo processo. La notizia, che apre sia Repubblica che il Corriere della Sera, è richiamata in un boxino sulla prima pagina della Stampa, che preferisce puntare sull’aereo russo abbattuto sul Sinai da un ordigno contenuto in una valigia caricata allo scalo da un infiltrato: secondo la Cia è stata una bomba dell’Isis, e proprio ieri Londra ha sospeso i voli da Sharm, bloccando i turisti a scopo cautelativo.
Continuano gli approfondimenti sul secondo Vatileaks: spunta la pista del riciclaggio e sotto accusa finiscono un banchiere e il “sistema Ior”. Giornale e Libero sono gli unici giornali che continuano ad aprire sullo scandalo di Oltretevere, concentrandosi sul patrimonio immobiliare fatto di “attici” e “regge” con cui i cardinali e gli alti porporati del clero smentiscono nei fatti l’insegnamento di Papa Francesco tutto rivolto ai poveri e alla morigeratezza dei costumi. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro si produce addirittura in una classifica delle varie metrature degli appartamenti: Bertone 700 mq (ma in realtà il giornalista Emiliano Fittipaldi, autore di “Avarizia” in uscita oggi per Feltrinelli, ha spiegato che è stato ridotto e occupato in parte da un altro prelato), Levada 534, Oullet 467, De Paolis 445, Sebastiani 424. Sulla prima di Libero colpisce anche la notizia sulle Porsche truccate: “La casa preciptita in Borsa: -10%. Il Volkswagen-gate non finisce più”.    
Sul fronte della politica tiene banco il testa a testa tra premier e Regioni, che ieri ha visto una parziale pacificazione dopo il decreto “salvaconti” che assegna alle Regioni stesse 1,3 miliardi, ma resta la stretta sui fondi della sanità. I governatori di centrodestra rimangono su posizioni fortemente critiche.
Nel giorno in cui La Stampa lancia il suo nuovo settimanale “Origami” (QUI l’editoriale di presentazione del direttore Mario Calabresi), un unico foglio pieghevole che sviscera un tema in un’impaginazione originalissima, segnaliamo una bella riflessione di Giuseppe De Bellis sul Giornale: il ritorno di fiamma alla carta e, in generale, alla materialità nei tempi del virtuale e del “cloud”.

e.furia@luedi.it

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