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«SIAMO perfettamente in linea con i pagamenti del 2014, se non ampiamente avanti, rispetto a molte altre regioni. Oggi Trenitalia finge di dimenticare le promesse fatte. Non mi pare un atteggiamento accettabile. Mentre abbiamo liquidato tutta l’annualità del 2013». Le parole sono quelle dell’assessore regionale Berlinguer che dopo i clamorosi ritardi di due giorni fa su diverse linee ferroviarie ha richiamato Trenitalia al rispetto dei patti stipulati, compreso l’invio di tre nuovi motrici diesel.
Piccata la risposta di Trenitalia, che smentisce categoricamente Berlinguer ricordando che di soldi per l’annualità 2014 non se ne sono visti. E questo «impedisce di portare avanti il piano di ammodernamento della flotta». In pratica la Basilicata sarebbe inadempiente, non avrebbe pagato nulla sull’anno appena trascorso e starebbe indirettamente ritardando il piano di ammodernamento del materiale rotabile.
Detto in poche parole è ormai scontro aperto tra l’assessore lucano e Trenitalia e non solo sul piano delle responsabilità. Ci sono i ritardi, motrici vecchie e sporche, linee malridotte, ma anche situazioni debitorie da sanare.
Dunque da una parte la società di trasporto ferroviario ricorda che quei «nuovi treni regionali sono già stati acquistati senza alcun contributo pubblico» dall’altra Berlinguer nel suo aut aut chiede quantomeno di sapere la tempistica di consegna delle nuove motrici. Eppure secondo Trenitalia «la Regione è debitrice per circa 27 milioni di euro ed è in ritardo di 285 giorni nel pagamento dei corrispettivi contrattuali». Una batosta che di fatto sta indebitando la società a causa del mancato rispetto dei contratti di servizio.
«Tutti i servizi svolti nel 2014 – continua la società – e già fatturati non sono stati ancora pagati. La grave situazione debitoria e il pesante ritardo nei pagamenti della Regione Basilicata rappresentano un oggettivo ostacolo a portare avanti l’annunciato piano di consegna dei nuovi treni, premessa per migliori performance di puntualità, regolarità e comfort.
Trenitalia, infatti, sta procedendo nell’acquisto di questi nuovi treni senza un euro di contributo pubblico e indebitandosi direttamente con il sistema bancario, contando proprio sul flusso finanziario dei corrispettivi regionali pattuiti nei Contratti di Servizio.
Trenitalia auspica infine che la Regione giunga presto a definire un percorso di affidamento del servizio ferroviario attraverso gara pubblica, confidando che il mercato faccia chiarezza». Insomma, che fine ha fatto il clima «cordiale, franco, orientato al massimo pragmatismo» degli incontri del 2014? In quelle riunioni strategiche per il futuro dei trasporti su ferro in Basilicata, si è parlato soprattutto delle nuove motrici e del rafforzamento degli intercity Roma-Potenza-Taranto. Eppure, un anno dopo, le due parti tornano a scontrarsi a muso duro rinfacciandosi il mancato rispetto degli accordi.
E così non resta che ricorrere alle minacce di interventi legali sul mancato rispetto degli accordi da entrambe le parti.

v.panettieri@luedi.it

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