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LA stessa Regione che ha tentato di mettere le mani sul fondo destinato al finanziamento del bonus idrocarburi dei lucani potrebbe diventare l’esempio da seguire in tema di trasporto su rotaie. 
La giunta regionale guidata dal governatore leghista Luca Zaia ha infatti deliberato la disdetta del contratto con Trenitalia. 
Una scelta coraggiosa, a cui, ora, anche la Basilicata guarda con interesse, anche se, nel caso lucano, la soluzione potrebbe rivelarsi molto più complicata. 
Ad ogni modo la riflessione è aperta. Il primo a ragionare intorno a questa ipotesi è il neo consigliere regionale, Vito Santarsiero, da sempre particolarmente sensibile ai troppi disagi a cui sono costretti i viaggiatori lucani. “Avevo già avanzato tale ipotesi, dal 14 ci pensiamo seriamente” risponde su twitter il primo cittadino di Potenza alla notizia della decisione della giunta regionale veneta diffusa dall’Huffington Post. Insomma, la sua azione in Consiglio regionale potrebbe partire proprio da qui: il delicato tema delle ferrovie lucane. Che proprio negli ultimi giorni, per altro,  hanno fatto registrare due gravi episodi. 
Proprio in corrispondenza delle giornate di feste: il giorno di Capodanno i pendolari lucani sono rimasti a piedi, dopo la mancata sostituzione della corsa proveniente da Taranto, che, a causa del cattivo tempo era stato soppresso. 
Una settimana prima, i viaggiatori potentini sono rimasti fermi alla stazione di Foggia, perché nessuno li aveva avvisati del servizio sostitutivo che sarebbe partito dal piazzale esterno. 
Le solite odissee a cui i lucani sembrano essere condannati. Ecco perché l’esempio della regione Veneto sta facendo discutere molto. 
Anche se l’impresa sarebbe più complicata, come fa notare il senatore Margiotta che spiega: «Per quanto la proposta sia interessante, bisognerebbe fare i conti almeno con due problemi: il fatto che la rete non sia scorporata e le esperienze con altri gestori, fino a ora non proprio brillanti». 
Nel frattempo la Federconsumatori si rivolge direttamente alla nuova Giunta regionale. Riprendendo una proposta che aveva suggerito già qualche mese, volta a migliorare l’interazione con gli utenti. 
Il documento dell’associazione dei consumatori prevede l’attivazione, in momenti diversi dell’anno, di rilevazioni circa il grado di soddisfacimento dei servizi resi ai cittadini.
 In modo da individuare i principi e gli elementi minimi da inserire nei contratti di servizio e nelle carte qualità, con specifico riferimento agli elementi da rendere oggetto di confronto con gli stakeholders. 
Al presidente Pittella Federconsumatori torna a chiedere un preciso impegno da parte delle istituzioni locali, «per riportare  il tema della qualità dei servizi al centro del rapporto con i cittadini». Ricordando che la scadenza dei contratti con Trenitalia è prevista per il prossimo anno. 
Mentre quella dei contratti  Fal è già avvenuta, come reso noto sul sito web regionale.
m.labanca@luedi.it

LA stessa Regione che ha tentato di mettere le mani sul fondo destinato al finanziamento del bonus idrocarburi dei lucani potrebbe diventare l’esempio da seguire in tema di trasporto su rotaie. La giunta regionale guidata dal governatore leghista Luca Zaia ha infatti deliberato la disdetta del contratto con Trenitalia. 

 

Una scelta coraggiosa, a cui, ora, anche la Basilicata guarda con interesse, anche se, nel caso lucano, la soluzione potrebbe rivelarsi molto più complicata. Ad ogni modo la riflessione è aperta. Il primo a ragionare intorno a questa ipotesi è il neo consigliere regionale, Vito Santarsiero, da sempre particolarmente sensibile ai troppi disagi a cui sono costretti i viaggiatori lucani. 

«Avevo già avanzato tale ipotesi, dal 14 ci pensiamo seriamente» risponde su twitter il primo cittadino di Potenza alla notizia della decisione della giunta regionale veneta diffusa dall’Huffington Post.

 Insomma, la sua azione in Consiglio regionale potrebbe partire proprio da qui: il delicato tema delle ferrovie lucane. Che proprio negli ultimi giorni, per altro,  hanno fatto registrare due gravi episodi. Proprio in corrispondenza delle giornate di feste: il giorno di Capodanno i pendolari lucani sono rimasti a piedi, dopo la mancata sostituzione della corsa proveniente da Taranto, che, a causa del cattivo tempo era stato soppresso. 

Una settimana prima, i viaggiatori potentini sono rimasti fermi alla stazione di Foggia, perché nessuno li aveva avvisati del servizio sostitutivo che sarebbe partito dal piazzale esterno. Le solite odissee a cui i lucani sembrano essere condannati. Ecco perché l’esempio della regione Veneto sta facendo discutere molto.

 Anche se l’impresa sarebbe più complicata, come fa notare il senatore Margiotta che spiega: «Per quanto la proposta sia interessante, bisognerebbe fare i conti almeno con due problemi: il fatto che la rete non sia scorporata e le esperienze con altri gestori, fino a ora non proprio brillanti». 

Nel frattempo la Federconsumatori si rivolge direttamente alla nuova Giunta regionale. Riprendendo una proposta che aveva suggerito già qualche mese, volta a migliorare l’interazione con gli utenti. Il documento dell’associazione dei consumatori prevede l’attivazione, in momenti diversi dell’anno, di rilevazioni circa il grado di soddisfacimento dei servizi resi ai cittadini. In modo da individuare i principi e gli elementi minimi da inserire nei contratti di servizio e nelle carte qualità, con specifico riferimento agli elementi da rendere oggetto di confronto con gli stakeholders. Al presidente Pittella Federconsumatori torna a chiedere un preciso impegno da parte delle istituzioni locali, «per riportare  il tema della qualità dei servizi al centro del rapporto con i cittadini». 

Ricordando che la scadenza dei contratti con Trenitalia è prevista per il prossimo anno. Mentre quella dei contratti  Fal è già avvenuta, come reso noto sul sito web regionale.

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