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COSENZA – «Una scena terrificante, orribile ed un devastante quadro di morte». I primi soccorritori descrivono con queste parole la situazione che si sono trovati di fronte dopo essere giunti sul luogo in cui un treno regionale ha travolto un’automobile con a bordo braccianti agricoli stranieri che tornavano dal lavoro nei campi, uccidendone sei. La vettura, dopo che due degli occupanti sono scesi dall’auto ed hanno aperto un cancello che delimitava un terreno privato, ha attraversato i binari nel momento del passaggio del convoglio. Lo scontro è stato estremamente violento ed i corpi delle vittime sono rimasti dilaniati tra le lamiere della vettura. 

 Un vigile del fuoco ha parlato di «quadro raccapricciante» e di «brandelli sparsi nel raggio di decine di metri». La ricomposizione dei corpi, una volta che saranno estratti dalle lamiere, sarà difficile, così come l’identificazione delle vittime, che richiederà tempo. Un gruppetto di cittadini romeni ha raggiunto il luogo dell’incidente e sta seguendo da vicino le operazioni di recupero delle salme. Tra loro ci sono alcuni parenti delle vittime. Non vogliono parlare con i giornalisti. Sono chiusi nel loro dolore e non riescono a fare altro che piangere. Paura anche tra i passeggeri del treno che ha investito l’auto. «Non ci siamo accorti di niente – hanno detto -. Abbiamo solo sentito un gran botto e siamo stati sbalzati dai sedili. Nessuno, per fortuna, ha riportato ferite, ma lo spavento è stato tanto». A bordo del convoglio c’erano dieci passeggeri e due ferrovieri. Dopo l’impatto sono scesi dal treno per prestare soccorso alle persone che erano nell’auto, ma si sono resi subito conto che per loro non c’era nulla da fare». Le Ferrovie hanno predisposto un pullman per accompagnarli nelle loro località di destinazione. Sono tutti scossi. Il ricordo della tragedia che hanno vissuto gli resterà per sempre impresso nella mente.
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