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POTENZA – Non guadagna 5.900 euro lordi mensili il presidente di Acqua spa, Antonio Triani (in foto). No. Ne guadagna poco più di 5.300, perché i componenti del consiglio di amministrazione di Acqua spa si sono decurtati del 10 per cento l’indennità prevista. Il provvedimento di autoriduzione del compenso fu deciso nell’ambito delle iniziative per il taglio dei costi della politica. Di conseguenza anche gli altri due componenti della dirigenza di Acqua spa e cioè il vicepresidente Antonio Emanuele Fiore e il consigliere Luigi Biscione non percepiscono mensilmente 3.800 euro lordi ciascuno ma circa 3.400 euro. Lo ha fatto sapere direttamente al cronista il presidente di Acqua spa, Triani che ha anche aggiunto come lo stesso non sia stato fatto negli altri enti. Insomma, i consiglieri di Aqua spa percepiscono stipendi meno faranoici del 10 per cento. Anche sulla questione della prorogatio ci sono state della precisazioni. In buona sostanza lo stesso Triani ci ha tenuto a precisare che il lavoro anche dopo la scadenza del contratto automaticamente prorogato viene svolto regolarmente come durante i tre anni di contratto normale. La prorogatio quindi non è un privilegio, ma un prolungamento della normale attività e normalmente retribuita. Se ne prende atto. Si precisa che non è questione di cavilli regolamentari o di compensi autoridotti del 10 per cento. Per quanto i dati pubblicati nell’articolo di mercoledì sono quelli reperibili (e quindi non modificati dai funzionari) sul sito web della Regione Basilicata. Per il resto rimane solo la volontà in perfetto regime di trasparenza pubblica di non danneggiare nessuno della “casta” ma solo informare i cittadini dei fatti.

sal.san.

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