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VIBO VALENTIA – C’è voluto l’interessamento del Prefetto di Vibo, Michele Di Bari, per dirimere una vicenda che rischiava di mettere sulla strada 37 persone e di far chiudere una delle migliori realtà sanitarie private della Regione: Villa dei Gerani. La clinica avanzava, e avanza tuttora, una somma ingente dall’Asp vibonese: 5,3 milioni di euro relative alle  prestazioni erogate e non saldate. Su una parte di queste, circa la metà, vi è un contenzioso ed è relativo agli anni 2008-2010, mentre la restante è stato oggetto dell’incontro di questa mattina presso l’Ufficio territoriale del Governo alla presenza, oltre che di Di Bari, del vice prefetto Anna Aurora Colosimo, del direttore generale della struttura, Cesare Curatola, del presidente  nazionale dell’Aiop, Enzo Paolini da un lato del tavolo, e del componente della commissione straordinaria dell’Asp, Marco Serra e del legale dell’Azienda, Francesco Procopio dall’altro. E proprio questi ultimi hanno reso nota, anche ai rappresentanti della Cgil (Luigi De Nardo e Vincenzo Molinaro), la disponibilità a provvedere al saldo degli arretrati per quanto concerne il 2011, cioè da quando si è insediata la commissione antimafia, e al primo trimestre del 2012. Una somma che si aggira sui due milioni di euro così suddivisa: 1.400.000 i dodici mesi dell’anno passato e 560.000 da gennaio a marzo. Somma, dunque, che consentirà alla Villa dei Gerani di gestire non più una situazione di piena emergenza, ma di relativa difficoltà scongiurando, come detto, il licenziamento di ben 37 persone, alcune delle quali presenti all’incontro in prefettura, che operano all’interno della clinica privata. Per quanto concerne, invece, il mancato pagamento relativo agli anni 2008-2010 bisognerà attendere che il giudice si pronunci al termine del contenzioso e ciò non avverrà certo in tempi stretti.

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