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CORIGLIANO – E’ancora irreperibile Antonio Caravetta, il 40enne ex Udc, ex consigliere comunale di Corigliano (comune sciolto per mafia) ed attuale consigliere provinciale di Cosenza per il quale sono stati disposti i domiciliari è caduto nella morsa della giustizia nell’operazione “Senza terre” focalizzata su una truffa all’Inps da 11 milioni e un  mercato di compravendita  di voti e di giornate lavorative con la compiacenza trasversale di più soggetti chiamati in causa. 

Caravetta è accusato di aver offerto contributi per false giornate lavorative in cambio di voti. E ora si troverebbe all’estero per un viaggio programmato della durata di nove giorni. E spunta l’ombra di una talpa negli apparati dello Stato. Caravetta infatti nel dicembre del 2011 fu capace di rinvenire una microspia ben nascosta nella sua auto e pochi mesi prima, a maggio del 2011 in consiglio comunale chiese le dimissioni  all’allora sindaco Pasqualina Straface (tra i due fu rottura dei rapporti politici) anticipando eventi che poi si verificarono: «Lei ha lanciato una sfida allo Stato e alla magistratura nel restare al suo posto – disse Caravetta rivolgendosi all’allora primo cittadino – Qualcuno in questa città da qui a breve perderà il sorriso, perché questa città è attenzionata, c’è l’occhio magico puntato. Lei i giorni ce li ha contati».

Tutti fatti realmente accaduti. Ai quali si somma la sua irreperibilità per un viaggio programmato proprio per questi giorni.

 

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