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Dal 9 la 13 marzo, l’Apt Basilicata ha coordinato la presenza di circa quindici operatori lucani provenienti dal Vulture-Melfese, dal Potentino, dal Pollino e, ovviamente, da Matera e Metapontino, facendo registrare un notevole incremento di tale partecipazione rispetto alle scorse edizioni, a testimonianza di una maggiore fiducia verso un settore in crescita, che può diventare trainante per l’economia della Basilicata.
I flussi turistici provenienti in regione dalla Germania, infatti, nel 2010 sono rimasti sostanzialmente stabili, in controtendenza rispetto al contesto nazionale in cui il mercato straniero ha fatto registrare un evidente calo.
Dunque ai tedeschi piace la Basilicata ma soprattutto hanno avuto modo di apprezzare l’offerta mirata che da essa proviene, in particolare con tre dei cosiddetti “Club di Prodotto”, che consistono in forme organizzate e orientate a nicchie definite a cui fornire ospitalità e servizi. Si tratta dei Club “Walking”, dedicati a escursionismo e trekking; “Glamour”, per intercettare un turismo alla ricerca di qualità medio-alta, e “Cicloturismo”, che ha riscosso un importante successo grazie ad una buona offerta che fa contare già 18 itinerari sul territorio lucano.
Un’occasione importante, dunque, anche nel concreto, in virtù dei rapporti diretti con i grandi tour operator tedeschi che vendono il prodotto-Italia e la Basilicata in particolare. L’Apt Basilicata ha infatti consolidato azioni di co-marketing con TUI, che opera con la Basilicata dal 2004; con FTI, forte gruppo che nel 2010 ha fatto registrare il più alto incremento in Italia; con Dertour, che ha inserito la Basilicata tra le mete emergenti; e con DAV, tour operator specializzato in turismo del verde e che conta circa 800 mila iscritti.
«Quello tedesco – ha dichiarato il Direttore Generale Apt, Gianpiero Perri – rappresenta per la Basilicata il mercato estero principale e i dati che registriamo ci confermano la bontà di questa scelta. Buona parte della nostra offerta turistica, e la relativa promozione, guarda con interesse strategico proprio a quelle nicchie alla ricerca di sensazioni che solo un “giardino segreto” come la Basilicata può offrire».

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