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“Se sei un appassionato di bici la collina lucana è il luogo perfetto per allontanarti dal traffico e ricongiungerti con la natura. In Germania non esistono i percorsi tecnici che avete qui”.

Tom Bierl è il caporedattore di Trekkingbike – “La” rivista di cicloturismo in Germania – uno dei tanti contatti presi dall’Agenzia di Promozione Territoriale durante “Free Monaco”, la fiera tedesca per eccellenza dedicata alla vacanza open air. Insieme all’“Euro Bike” di Friedrichshafen si tratta di due borse turistiche su cui l’Apt punta per scoprire al meglio il mondo dei bikers.

Proprio a Monaco il giornalista ha conosciuto e condiviso la filosofia dell’Agenzia lucana, definendo la nostra una “regione pioniera e lungimirante per il carattere innovativo dei suoi prodotti editoriali”, a partire dalla guida Cicloturismo, tradotta in lingua tedesca e inglese, in quanto è “l’unica mappata rispetto ai percorsi per cicloturisti”.

Dal dire al fare, il giornalista e la sua assistente Kerstin hanno trascorso quattordici giorni (01-15 Maggio) in terra lucana, grazie al Press Tour organizzato dall’Agenzia di Promozione Territoriale, in linea con gli obiettivi della sua strategia di marketing che considera la Germania il primo dei 5 Paesi obiettivo individuati e maggiormente consolidato sul mercato turistico regionale di eccellenza, identificando come target di riferimento proprio il cicloturista.

Bierl ha scelto i percorsi (Maratea-Rotonda-San Severino Lucano-Terranova di Pollino-Tursi-Aliano-Accettura-Grassano/Grottole-Matera) cui l’Apt ha abbinato le strutture ricettive. Punto di riferimento nel caso specifico: “Bike Hotel”, uno dei prodotti editoriali dedicati ai Club di Prodotto – strumenti di nuova concezione per le vacanze a tema – una guida contenente tutte le strutture “amiche” dei ciclisti in Basilicata, tradotta anche in tedesco.

Hanno scelto le strade interne e meno battute ma “in grado di suscitare un’emozione seconda solo al panorama visibile una volta raggiunta la statua del Cristo di Maratea”, ha detto Bierl. “È stata dura, ma la sensazione di perdersi nei boschi che circondano Maratea, avvolti da colori bellissimi anche per il contrasto tra il verde e il mare, ha cancellato la fatica”.

Da amante delle dolomiti quelle Lucane hanno affascinato Tom fino a fargli rivelare: “Seppur totalmente differenti dalle originali le vostre sono uniche”. Da non credere ai loro occhi, poi, quando in cima al Pollino, hanno trovato la neve: “Una vera scoperta in questo periodo in una regione del sud Italia”, ha commentato Kerstin.

Molto apprezzata la mutevolezza del paesaggio lucano: “Le sue diverse facce proiettano giorno dopo giorno in contesti diversi, in un attimo si passa dal mare di Maratea, al verde del Parco Nazionale del Pollino, alla durezza-bellezza di Tursi e Aliano, fino al romanticismo di Matera che non ha eguali”. Indimenticabile la discesa da Accettura a Garaguso: “Mi è sembrato di volare” – ha aggiunto il giornalista.

Curioso l’altro volto lucano colto dai giornalisti tedeschi: “In Basilicata se sorge un problema un quarto d’ora dopo già è risolto perché la gente, inizialmente diffidente, diventa disponibile e curiosa”. “Quando si è sparsa la voce della nostra presenza molti emigranti di ritorno ci hanno cercati per parlare in tedesco delle loro esperienze di vita in Germania”.

“Eccellenti” le strutture ricettive che li hanno ospitati, ma “un cicloturista ha bisogno di mappe e del profilo altimetrico, ecco, di questo dovrebbero dotarsi i vostri alberghi”, hanno suggerito.

I nuovi collegamenti aerei con l’Italia consentono di imbarcare le bici “semplificando i nostri spostamenti anche in Basilicata, ha osservato il caporedattore di Trekkingbike, e le soluzioni fino a Bari, Lamezia Terme e Salerno sono molto economiche”.

Settecento i chilometri percorsi nella quattro giorni lucana, ma i due bikers non sono apparsi affatto stanchi, anzi, “questo ci ha consentito di mangiare senza sensi di colpa: il vostro cibo è il migliore”.

Il piatto più gustoso? I “cusci”, “cruchi”, il problema di pronuncia non offuscherà il ricordo dei peperoni “cruscki”, uno dei simboli dei cinque sensi stimolati dal “tour” lucano.

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