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Catenaccio light per primo piano da non modificare – CATEGORICO
MILANO – Uno scrigno, pronto a far uscire straordinarie meraviglie, dalle limpide acque di Maratea, alle altezze del Pollino, dai suggestivi Sassi di Matera alle impenetrabili bellezze delle Dolomiti Lucane. In Basilicata c’è tutto e anche di più ed è per questo che lo stand della regione alla Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano è sempre pieno di curiosi. Ieri, a presentare la regione e le sue offerte c’erano Gianpiero Perri (direttore Generale Apt Basilicata); Liberio Andreatta (presidente Opera Romana Pellegrinaggi); Giampiero Sammuri (presidente nazionale Federparchi) e Vito De Filippo (presidente giunta regionale di Basilicata). 
Dalla vetrina milanese, è stata presentata la nuova proposta turistica regionale 2013, che punta soprattutto su natura e vacanze attive, itinerari tematici sulle orme del sacro e delle tradizioni popolari, città d’arte con Matera candidata per il 2019 a Capitale europea della Cultura e punta di diamante dell’offerta turistica lucana. E ancora, su importanti eventi celebrativi che cadono quest’anno (come i 400 anni della morte di Carlo Gesualdo da Venosa) e l’inaugurazione di nuovi grandi attrattori turistici capaci di coniugare arte e tecnologia, bellezze paesaggistiche e avventura.
Un programma tra sacro e profano. Nell’anno della fede, infatti, è stato siglato un accordo siglato con Opera Romana Pellegrinaggi e sono stati individuati itinerari “dello spirito” di grande impatto sulle orme di monaci, santi e antiche tradizioni. Dalle chiese rupestri di Matera al Complesso monumentale di Santa Maria d’Orsoleo, i pellegrini che arriveranno in Basilicata non resteranno delusi certamente. 
«Certo – ha detto De Filippo – sappiamo che chi viene in Basilicata non deve trovare solo questo e, conseguentemente, abbiamo messo in campo un’offerta culturale, di tempo libero, di sport, di emozioni e di esperienze che possa riempire le giornate». 
E quindi via libera anche ai diversi parchi avventura e al già rinomato Volo dell’Angelo fra le Dolomiti Lucane, si aggiunge quest’anno un’altra adrenalinica esperienza: il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, che consente di volare come se si fosse su un deltaplano ma fissati a un cavo d’acciaio sospeso.
Completano l’offerta turistica la variegata gamma di sport all’aria aperta praticabili nei due parchi nazionali della regione e nelle svariate aree protette che costellano il territorio, oltre ai club di prodotto pensati per questo tipo di viaggiatori con servizi e soluzioni ad hoc per loro, e un nuovo progetto (NaturArte) che ha l’intento di valorizzare le grandi risorse naturalistiche lucane attraverso l’arte.
E una bussola per vivere appieno la scoperta di questa regione è rappresentata dalla pubblicazione VivilaBasilicata 2013, un utile strumento per trovare spunti interessanti su eventi, mostre, festival, grandi spettacoli, appuntamenti ed eventi legati all’enogastronomia e alle tradizioni. L’unico neo: quell’assenza di infrastrutture che possano far arrivare agevolmente. Ma una volta qui, si scopre l’alternativa.

MILANO – Uno scrigno, pronto a far uscire straordinarie meraviglie, dalle limpide acque di Maratea, alle altezze del Pollino, dai suggestivi Sassi di Matera alle impenetrabili bellezze delle Dolomiti Lucane. In Basilicata c’è tutto e anche di più ed è per questo che lo stand della regione alla Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano è sempre pieno di curiosi. Ieri, a presentare la regione e le sue offerte c’erano Gianpiero Perri (direttore Generale Apt Basilicata); Liberio Andreatta (presidente Opera Romana Pellegrinaggi); Giampiero Sammuri (presidente nazionale Federparchi) e Vito De Filippo (presidente giunta regionale di Basilicata). Dalla vetrina milanese, è stata presentata la nuova proposta turistica regionale 2013, che punta soprattutto su natura e vacanze attive, itinerari tematici sulle orme del sacro e delle tradizioni popolari, città d’arte con Matera candidata per il 2019 a Capitale europea della Cultura e punta di diamante dell’offerta turistica lucana. E ancora, su importanti eventi celebrativi che cadono quest’anno (come i 400 anni della morte di Carlo Gesualdo da Venosa) e l’inaugurazione di nuovi grandi attrattori turistici capaci di coniugare arte e tecnologia, bellezze paesaggistiche e avventura.Un programma tra sacro e profano. Nell’anno della fede, infatti, è stato siglato un accordo siglato con Opera Romana Pellegrinaggi e sono stati individuati itinerari “dello spirito” di grande impatto sulle orme di monaci, santi e antiche tradizioni. Dalle chiese rupestri di Matera al Complesso monumentale di Santa Maria d’Orsoleo, i pellegrini che arriveranno in Basilicata non resteranno delusi certamente. «Certo – ha detto De Filippo – sappiamo che chi viene in Basilicata non deve trovare solo questo e, conseguentemente, abbiamo messo in campo un’offerta culturale, di tempo libero, di sport, di emozioni e di esperienze che possa riempire le giornate». E quindi via libera anche ai diversi parchi avventura e al già rinomato Volo dell’Angelo fra le Dolomiti Lucane, si aggiunge quest’anno un’altra adrenalinica esperienza: il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, che consente di volare come se si fosse su un deltaplano ma fissati a un cavo d’acciaio sospeso.Completano l’offerta turistica la variegata gamma di sport all’aria aperta praticabili nei due parchi nazionali della regione e nelle svariate aree protette che costellano il territorio, oltre ai club di prodotto pensati per questo tipo di viaggiatori con servizi e soluzioni ad hoc per loro, e un nuovo progetto (NaturArte) che ha l’intento di valorizzare le grandi risorse naturalistiche lucane attraverso l’arte.E una bussola per vivere appieno la scoperta di questa regione è rappresentata dalla pubblicazione VivilaBasilicata 2013, un utile strumento per trovare spunti interessanti su eventi, mostre, festival, grandi spettacoli, appuntamenti ed eventi legati all’enogastronomia e alle tradizioni. L’unico neo: quell’assenza di infrastrutture che possano far arrivare agevolmente. Ma una volta qui, si scopre l’alternativa.

 

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