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LOCRI – Omissione dell’apposita segnaletica stradale, è con questa motivazione che il Gup di Locri Amadei, accogliendo la richiesta del pm Ferraiuolo, ha rinviato a giudizio quattro funzionari della Provincia di Reggio Calabria con l’accusa di omicidio colposo. Sarebbero responsabili della morte di Paolo Guido, commercialista genovese morto il 19 agosto del 2011 in prossimità di Stilo mentre si trovava in vacanza nella Locride. A finire sotto processo per quel tragico evento sono Domenica Catalfamo, responsabile del procedimento del Settore 12 viabilità della provincia di Reggio, Salvatore Bruzzese, ispettore di zona, Giacomo Mandaliti gestione di zona e Francesco Lamberto, supervisore. 

Una decisione quasi unica, quella del Gup di Locri, che, sposando la tesi dell’accusa, ha colto delle responsabilità chiare nella condotta dei funzionari che non avrebbero vigilato sul tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente. Secondo il giudice del Tribunale di Locri i quattro indagati avrebbero «omesso di predisporre in corrispondenza del km 8+900 della Sp 9 l’apposita segnaletica stradale prevista dal codice della strada». Paolo Guido è morto la notte del 19 agosto dopo che a bordo della sua Mercedes cabrio, sulla provinciale 9, che da Stilo porta a Monasterace, è uscito fuori strada. 

LE FOTO DELLA VITTIMA E DELL’AUTO DISTRUTTA

L’uomo era arrivato da poche ore a Guardavalle, aveva raggiunto il padre per trascorrere le ferie nella loro casa di origine. E portare un fiore alla mamma, morta due anni prima. Appena arrivato in Calabria Guido, 34enne, era andato alla festa del paese a Stilo, una serata trascorsa con gli amici dell’estate, delle serate passate con chi vive fuori e si rivede solo per poche settimane all’anno. Il tributarista, molto noto a Genova, mentre rientrava a casa ha perso il controllo del mezzo all’altezza di una curva pericolosa ed è finito in un fosso. 

Il veicolo si è ribaltato, l’impatto è stato violentissimo. Guido sarebbe morto sul colpo. Inutili i soccorsi dei mezzi del 118 allertati da alcuni automobilisti che transitavano nella zona. Gravi le ferite riportate dal genovese nello schianto. Aveva deciso di trascorrere la vacanza in Calabria a Guardavalle, dove era originaria la sua famiglia, fino ai primi giorni di settembre. Oltre alla passione per la Sampdoria, sua squadra del cuore, Guido condivideva con alcuni amici quella per le moto. Per quella morte secondo il Tribunale, dunque, ci sarebbero dei responsabili, che non avrebbero vigilato a dovere e posto attenzione nella segnaletica. Le arterie provinciali, specie nella Locride, sono spesso senza manutenzione e controllo, che in realtà sono appaltati a una ditta che, a vedere le strade, non riesce a coprire tutto il territorio.

 

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