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E’ UN Natale multiculturale a Sant’Arcangelo, “culla” di ospitalità e accoglienza di rifugiati di varie nazionalità con il progetto “Città della pace dei bambini del mondo” che ha come principale sostenitrice il premio Nobel per la pace, Betty Williams, ed è apprezzato anche dal Dalai Lama. Tra le persone ospitate ci sono 10 minorenni non accompagnati, alcuni in procinto di raggiungere la maggiore età, coppie con figli, persone adulte non sposate. Sono fuggiti dalla Nigeria, per la persecuzione dai cristiani, o dal Pakistan e dall’Iraq per ragioni politiche.
Sono stranieri cristiani, musulmani, induisti.
«I nostri ospiti hanno differenti religioni e il Natale è vissuto dalla nostra Fondazione come un progetto di diffusione dei valori dell’accoglienza e della solidarietà, con un’accentuata multiculturalità, e per questo per noi è Natale tutti i giorni» ha dichiarato il direttore della Fondazione Valerio Giambersio.
L’organismo è sostenuto dalla Regione Basilicata e dai Comuni di Sant’Arcangelo di Potenza e Scanzano Jonico. «Da parte nostra non possiamo dare alla festa un taglio religioso ed etico in quanto il progetto – ha aggiunto Giambersio – prevede una convivenza ed una condivisione, non vogliamo mettere in difficoltà chi non si riconosce nella ritualità del Natale cristiano. Singolarmente, invece, gli ospiti vivono gli eventi secondo la propria religione ed i cristiani vanno a messa insieme ai cittadini dei Comuni dove sono ospitati».
L’atmosfera natalizia è comunque vissuta da tutti. In collaborazione con associazioni e cooperative «abbiamo organizzato – ha concluso- alcune iniziative, tra queste un mercatino di Natale che ha visto protagonisti i rifugiati nella realizzazione di decori e festoni».
Attualmente con il progetto a Sant’Arcangelo sono ospitati 22 immigrati, in tutto il numero sale a circa 50 con i nuclei residenti o ospitati in altri Comuni lucani.

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