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REGGIO CALABRIA – L’amministrazione di Giuseppe Falcomatà, l’amministrazione giovane per antonomasia, dall’immagine fresca e volitiva, quella su cui puntavano risorse e aspettative di tanti elettori ventenni o su di lì, non disdegna, di certo, neppure gli ottuagenari o su di lì.

Addirittura, l’ente, negli ultimi tempi, salvo scherzi dei terminali e del sito Internet del Comune, ha puntato le proprie carte per vincere un’importante causa giudiziaria su un pimpante ultra ottantenne. Trattasi dell’avvocato Paolo Neri che festeggerà il prossimo 5 novembre le 83 primavere. Alla classe di ferro 1933, (laurea in giurisprudenza conseguita all’Università degli studi nel 1958) è stato affidato, lo scorso gennaio, un incarico esterno per il primo semestre del 2015 dal settore Avvocatura civica del Comune di Reggio Calabria.

L’avvocato ha difeso il comune per una causa del valore di 530 mila euro costituendosi in giudizio dinanzi la Corte di Cassazione per la causa Scordino Maria più tre come recita il sito del Comune. Al legale d’antan che, certamente avrà difeso l’ente, se non col piglio e con l’impeto di un trentenne, ma con grande maestria ed esperienza d’aula, è stata già liquidata la parcella per un importo di 6.338,30 euro. Paolo Neri, insieme ai colleghi Mario De Tommasi e Muritano, faceva parte del gruppo degli storici avvocati del comune di Reggio Calabria anche ai tempi di Italo Falcomatà.

Costituivano il collegio di difesa del comune che “passò a miglior vita” con l’istituzione dell’Avvocatura civica approdato anche all’ente reggino. Sicuramente, ci sarà da aspettarsi che all’attempato legale sarà stata assegnata altrettanto storica causa che, magari, è andata avanti negli anni anch’essa insieme a lui e della quale, magari, avrà curato gli aspetti giuridici illo tempore. Oppure una causa particolare in cui fosse richiesta cotanta esperienza dal momento che, come recita il curriculum del legale patrocinante in Cassazione, dal 1967 al 2002 fu componente del collegio di difesa dell’ente comunale” e/o giudice tributario regionale dal 1974 al 2008. Con buona pace di quella folla di legali sbarbatelli e di certo ancora non canuti che circolano per le aule del Cedir.

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