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La cittadina di Grassano attende il risultato delle elezioni , nella città di New York,  che si terranno  il prossimo 05 novembre. L’attesa,  ma soprattutto  il tifo è  per uno dei candidati alla carica di sindaco Bill Deblasio che ha origini grassanesi. Alcune settimane fa è stato proprio Deblasio a rilanciare la notizia facendo riferimento alla Campania per le origini paterne e a Grassano per le  origini materne, difatti la nonna era nata a Grassano e si chiamava Anna Briganti. In seguito a questa intervista  il sindaco del comune di Grassano, dottor Francesco Sanseverino,   ha cercato  un  contatto  con il candidato Deblasio, trovando il sostegno del Quotidiano della Basilicata. Ha telefonato a  Domenico Pinto, presidente dei lucani a New York per avere informazioni più dettagliate   e ,  successivamente  con l’utilizzo delle nuove tecnologie e i mezzi di comunicazione del Web è riuscito ad avere uno scambio di e-mail con John Briganti prima e con Deblasio e il suo comitato elettorale poi . Ad onor del vero il primo cittadino aveva, supportato  dall’ufficio anagrafe del comune, avviato una serie di ricerche interessando anche il comune di Benevento per le origini paterne di Deblasio.  Poi una serie di e-mail inviate dal primo cittadino Francesco Sanseverino per sostenere e augurare al “concittadino” la vittoria ma anche per donargli  alcuni libri sulla storia  di Grassano dato il desiderio dello stesso  De Blasio di voler, appena ne avrà la possibilità, visitare il piccolo centro della collina materana.    Ma facciamo un passo indietro per capire appunto le origini grassanesi di Deblasio partendo proprio dalla famiglia Briganti.  Il professor Bolettieri Domenico nel suo libro “ Grassano storia di un casale scrive così: < il fratello Pasquale, non avendo trovato a Grassano lavoro in qualità di farmacista emigrò in America nel 1903 trascinandosi dietro tutta la famiglia,  compreso la madre il fratello Domenico e  le due sorelle>. La famiglia  Briganti era composta da cinque figli tre maschi e due femmine  ed in seguito alla morte prematura del padre vendette tutta la proprietà di Grassano per acquistare una casa a New York. Solo Gaetano, uno  dei 5 figli,  volle rimanere in Italia. Gaetano in Italia, ricordato a livello nazionale,  si è distinto  come un grande maestro dell’agricoltura precursore delle più moderne tecniche agricole nel nostro sud. Lo zio di Bill Gaetano Briganti nacque a Grassano il 6 aprile del 1875  in Via Chiesa nel centro storico del paese,  dopo aver frequentato le Scuole Elementari a grassano fu mandato a frequentare le scuole medie a Potenza. Ad Avellino si iscrisse alle scuole agrarie (viticoltura ed enologia) dove si diplomò nel 1894, successivamente si iscrisse alla Scuola Superiore di Agricoltura di Portici vincendo l’unica borsa di studio disponibile. Ad Avellino ebbe come maestro Francesco Saverio Nitti, ordinario di economia statistica e legislazione agraria, fu amico  di Giustino Fortunato e subito dopo la laurea insegnò presso la stessa scuola,  poi divenne assistente presso la Cattedra ambulante di Cremona e  nel 1901 titolare di quella di Crema. Dopo tre anni vinse il concorso di Direttore della cattedra ambulante di Agricoltura per la Basilicata scegliendo come sede Ferrandina , l’anno dopo passò alla cattedra di Bari e nel 1910 si trasferì a quella di Salerno. Nel 1913 passò all’Università di Portici dove vinse il concorso della Cattedra di Arboricoltura e Selvicoltura, qui rimase per venti anni, nel frattempo ricevette altri prestigiosi incarichi : da parte del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, del Ministero dell’economia nazionale, dell’istituito nazionale per l’esportazione , del Consiglio superiore del ministero dell’educazione nazionale. Nominato cavaliere della Corona d’Italia e Commendatore partecipò alla fondazione dell’istituto nazionale per l’esportazione. Si spense a Napoli il 17 giugno del 1934. 
Giovanni Spadafino

La lunga notte di New York alle prese con l’elezione del sindaco sarà seguita con grande attenzione anche a Grassano. Bill De Blasio, candidato democratico e favorito alla poltrona in Municipio, è originario del paese lucano. 

Alcune settimane fa è stato proprio De Blasio a rilanciare la notizia facendo riferimento alla Campania per le origini paterne e a Grassano per le origini materne: di Grassano era la nonna Anna Briganti. 

«Questa mattina ho ricordato mio nonno Giovanni e mia nonna Anna. Per me questo è il sogno americano – ha detto emozionato e commosso all’uscita dal seggio della Park Slope Branch Public Library di Brooklyn – Due nonni d’Italia immigrati, e oggi ho la possibilità di essere sindaco di New York».

Dopo aver fatto il suo dovere di cittadino, De Blasio ha poi incrociato alcuni giornalisti italiani in strada e a loro si è rivolto in italiano. «È un gran momento, molto emozionante, sono molto contento specialmente perchè sono qui con la mia famiglia, con Chiara, con Dante.» 

C’era naturalmente anche la moglie Chirlane McCray: «Questa donna – racconta De Blasio – ha scelto con me i nomi dei nostri figli. Ed è una cosa importante. A questo punto anche lei è mezza italiana». 

Che in Italia ci sia chi aspetti di festeggiare e brindare per la sua vittoria rende Bill molto orgoglioso. «È una cosa bellissima. Ho sentito che ci sarà una festa al Paese di mio nonno, Sant’Agata di Goti, in provincia di Benevento. Questo è un motivo di grande orgoglio. La cosa triste – dice ancora emozionato e commosso – è che mio nonno, mia nonna e mia madre non sono qui oggi con me. Ma è comunque un momento fantastico».

Prima di salutare e di recarsi al suo quartier generale per seguire la giornata più lunga della sua vita, De Blasio assicura che presto sarà nel Belpaese. «Ne sono sicuro. Per me è molto importante andare nei luoghi dei miei nonni. A Sant’Agata di Goti. E a Grassano, in provincia di Matera.» Magari da sindaco della Grande Mela. 

Le origini grassanesi di De Blasio sono ricostruite dallo storico Domenico Bolettieri nel suo libro “Grassano storia di un casale”. 

«.. il fratello Pasquale, non avendo trovato a Grassano lavoro in qualità di farmacista emigrò in America nel 1903 trascinandosi dietro tutta la famiglia, compreso la madre il fratello Domenico e  le due sorelle». La famiglia  Briganti era composta da cinque figli tre maschi e due femmine e in seguito alla morte prematura del padre vendette tutta la proprietà di Grassano per acquistare una casa a New York. 

I seggi sono stati aperti alle 11 italiane e lo spoglio sarà seguito con entusiasmo anche a Benevento, provincia d’origine del padre dell’aspirante sindaco di New York. Se le previsioni venissero confermate, i democratici tornerebbero al governo della città dopo 20 anni.

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