X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – Una nutrita delegazione di cittadini di Rossano, dove il Tribunale è stato soppresso e accorpato a Castrovillari, ha atteso con uno striscione di protesta il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a Cosenza dopo la visita a Reggio Calabria (LEGGI) per una iniziativa politica al palazzo della Provincia. «Abbiamo subito la più grossa ingiustizia storica – lamentano – perché ha chiuso un presidio di legalità e giustizia che aveva tutti i requisiti della legge delega per rimanere aperto». Alcuni comuni al confine della provincia sulla fascia Jonica, hanno quindi rilevato, distano da Castrovillari fino a 150 chilometri. «Non abbiamo nulla contro Castrovillari o contro Paola – dicono i cittadini – questa è una battaglia di giustizia e di civiltà, non di campanile. Chiediamo il ripristino del Tribunale con un decreto correttivo che è possibile fare entro il 13 settembre. Per Olbia, Lipari e l’Elba -hanno concluso – è già stato fatto». Secondo quanto appreso ci sarebbe stata una rapida discussione e la promessa che, a settembre, la decisione potrebbe essere rivista, cosa che ha portato alla calma. Nel dettaglio il ministro ha precisato che «per il tribunale di Rossano disporrò un supplemento ispettivo rispetto ai risultati già resi noti dalla commissione che non lasciavano grossi margini per la riapertura della sede del palazzo di giustizia. Vedremo – aggiunge il Guardasigilli – se ci sono degli elementi per disporre una modifica al decreto». Riguardo, invece, l’emergenza legata alla carenza di magistrati il Guardasigilli ha annunciato la sua volontà di chiedere «un incontro al Csm per discutere della carenza di organico nei tribunali calabresi, la situazione è particolarmente difficile soprattutto nel distretto di Catanzaro. Prima della pausa estiva – ha aggiunto – parlerò con il vicepresidente Vietti. Contemporaneamente bisognerà lavorare anche ad una serie di provvedimenti per colmare i vuoti nel reparto amministrativi».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE