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TUTTE accuse inventate. Antonella Fontana rispedisce al mittente ognuno degli elementi emersi dalle indagini della Questura di Matera. Sua madre Camilla Schiuma è con lei: «Si sta verificando quello che è già accaduto con Anna Rosa – spiega – quando, nonostante sette telefonate, la sua vicenda è stata sottovalutata.

In passato non ho reagito, ma se questa volta succede qualcosa, saprò rivalermi». Sulle pagine di quotidiani con lettere ritagliate trovate in casa di Antonella, la diretta interessata risponde: «Non è vero niente. Così come il fatto che io avrei rifiutato di parlare. Nessuno mi ha chiesto nulla». Sui guanti in lattice usati nel video per imbucare una lettera, aggiunge:  «Sono stata io stessa a mostrarli ai poliziotti. Ho molti animali in casa e li uso  per raccogliere le loro feci. La lettera nella buca? Di fronte a casa mia abitava un vecchietto che ora non c’è più. Il postino che consegna la corrispondenza, la lascia sotto il portone.

Io, il mio compagno o i miei figli, quando troviamo le lettere  di questa persona tra le nostre, la imbuchiamo nella sua cassetta. Ed è quello che è successo in quel video. Sui tubetti di colla trovati in casa, sfido chiunque a non averne uno in casa. Questo, però, non dimostra niente».

Antonella Fontana e sua madre annunciano di volersi rivolgere al proprio legale per tutelare l’onorabilità della famiglia.

«Se pensano di danneggiare la mia attività con l’Amatas si stanno sbagliando».

Stamane alle 9 Camilla Schiuma incontrerà il Questore Errico. «Stanno sottovalutando questa situazione, accusando mia figlia di inventarsi i fatti che denuncia. 

Se dovesse succedere qualcosa a mia figlia, questa volta, non starò ferma».

«Nella casa in cui vivo – aggiunge Antonella Fontana –  sono ospite.

I poliziotti, ieri, l’hanno messa completamente sottosopra. Hanno perquisito anche la stanza dei miei figli, hanno controllato tra le loro cose, rovistato tra cassette video, chiesto se facevano uso di droga o se spacciavano.

Questo è troppo».

a.ciervo@luedi.it

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