X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

VIGGIANO – Nuova fiammata al centro oli di Viggiano. È la seconda volta che accade in un pugno di giorni. Stavolta però oltre alla fiammata dalla colonnina si è alzato anche un denso fumo giallastro. È zolfo. L’incidente è avvenuto alle 12:35, il blocco, secondo l’Eni, sarebbe stato generato da un blocco dell’erogazione dell’energia elettrica da parte di Enel per colpa del maltempo. Questo avrebbe portato ad una depressurizzazione di alcuni impianti e quindi la fiaccola.

L’Eni, con un comunicato stampa praticamente identico a quello del caso precedente, rassicura, ma stavolta anche l’assessore all’ambiente Berlinguer ne vuole sapere di più. E lo dichiara pubblicamente. Oltretutto, stando a quanto riportato dai sindacati, il sistema di allarme sarebbe partito in ritardo rispetto all’incidente, causando anche un’evacuazione di massa. Tra Viggiano e Grumento invece, il puzzo di zolfo ha raggiunto livelli insopportabili.

Tutto questo all’indomani della lettera del sindaco di Viggiano che ricorda a Renzi il continuo ripetersi di questi incidenti al Cova di Viggiano, incidenti che fanno temere non solo per la sicurezza della cittadinanza ma anche per i possibili inquinanti immessi in atmosfera.

BERLINGUER VUOLE CHIAREZZA – L’assessore è perentorio e non ci sono più scuse che reggono. La situazione va risolta e in tempi brevissimi. L’assessore all’Ambiente Berlinguer prova a dire basta: «Saranno malfunzionamenti temporanei, saranno pure meccanismi di sicurezza ma io a questa sequela di fiammate al Centro Olio di Viggiano non ci sto.

Non possiamo rassegnarci a questo andazzo; valuteremo ogni possibile provvedimento. Secondo Eni – prosegue l’assessore – va tutto bene e ogni volta ci pervengono comunicazioni rassicuranti. Ma il ripetersi di questi malfunzionamenti non fa stare tranquillo nessuno.

Mi recherò di persona al Centro Olio – annuncia Berlinguer – e faremo le opportune verifiche, assieme a tutti gli enti preposti, sull’accaduto. Mi auguro che Eni voglia garantirci una collaborazione non solo formale. E’ arrivata l’ora di mettere un punto al ripetersi di questi eventi».

LO SFOGO DEL SINDACO DI GRUMENTO – «Non si poteva respirare per la puzza di zolfo – ha sollevato il Sindaco. Molte persone –  si sono sentite male. Ormai si è creato un clima di sfiducia tra la gente, alimentato ancora di più dalle ultime notizie sui provvedimenti attuati dal governo nazionale nell’accentuare ogni decisione in materia energetica, determinando una spogliazione decisionale agli enti istituzionali locali.

Uno stato di difficoltà che sta determinando effetti negativi, in questo caso, anche sul controllo ambientale.

Ho segnalato – ha continuato Imperatrice –  già l’accaduto, ad Arpab, alla Prefettura ed Eni. Da parte della società – ha aggiunto il Primo cittadino –  mi è stato dichiarato che vi è stato un blocco dell’energia elettrica. Ma è una cosa – ha chiosato –  che non può stare in piedi». Dunque ancora una volta si va alla ricerca del colpevole, fermo restando che per l’Eni non ci sarebbe stato alcun sforamento nelle emissioni.

v.panettieri@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE