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REGGIO CALABRIA – Volete sapere quanto spende la Regione Calabria per pagare i canoni di locazione degli immobili destinati agli uffici della Giunta regionale? Presto detto. Dalle casse regionali, ogni anno, escono ben sette milioni di euro, ma questa cifra è una previsione e potrebbe essere arrotondata per difetto. Il conto finale, infatti, potrebbe essere anche più salato.


Sette milioni di euro, quattordici miliardi del vecchio conio, per pagare gli affitti di 58 immobili disseminati fra le cinque province calabresi, uno a Bruxelles a pochi passi dal palazzo della Commissione europea, uno a Milano incastonato fra il Castello Sforzesco e piazza Duomo e due a Roma in piazza Campitelli con vista sull’Altare della patria. 


L’ELENCO DEGLI IMMOBILI E DEI PROPRIETARI


Facendo una media aritmetica la Regione Calabria, per coprire i costi legati alla locazione delle diverse unità immobiliari adibite ad uffici della giunta regionale, è chiamata a sborsare quasi 140 mila euro ogni anno, poco più di 11 mila euro mensili, per ogni immobile preso in affitto.


I costi di questo impegno di spesa sono stati resi pubblici nel supplemento straordinario del Bollettino ufficiale della regione del 16 febbraio scorso. Il decreto è il numero 910 del 30 gennaio 2012. «Nell’ambito della disponibilità finanziaria – si legge sul Burc – del pertinente capitolo di spesa del bilancio regionale anno 2012 (il numero 1005101, nel quale vengono allocate le spese contrattuali per il fitto di locali e fabbricati adibiti ad uffici della Regione, le cui spese vengono definite come obbligatorie; ndr) è necessario impegnare la somma di sette milioni di euro, al fine di provvedere, con successivi e separati atti, alla liquidazione degli oneri finanziari assunti a favore dei proprietari degli immobili in conduzione specificati nell’elenco “A”».


Nell’allegato al decreto, (l’elenco “A” di cui riportiamo il testo integrale), il primo immobile riportato è quello di Rond – Point 14 a Bruxelles, di proprietà della “Schuman XIII Sa”, un ufficio che la giunta Scopelliti si è trovato in eredità dai passati governi regionali. Nella stessa lista, poi, si trovano anche l’immobile di Milano, che in questi anni ha ospitato un ufficio adibito a sede di promozione turistica, di proprietà della “Beni stabili gestione spa” e quelli di Roma della “Vimercati Sanseverino Ilaria” e della “Ginepra Vimercati Sanseverino”. Per questa delegazione, poi, è stato previsto un impegno di 25 mila euro per le spese “connesse al funzionamento della sede”. Nella Capitale il consiglio regionale aveva acquistato un ufficio a pochi passi dalla Camera dei deputati, che oggi – dopo l’accorpamento con quello di Piazza Campitelli, non è più utilizzato e per il quale, a breve, dovrebbe essere approntato un bando finalizzato alla vendita. A Catanzaro, invece, il numero degli immobili in affitto potrebbe aumentare di una unità. Pare, infatti, che la Regione Calabria abbia deciso di affittare una struttura di proprietà di un noto gruppo imprenditoriale locale per trasferirci alcuni dipartimenti. Tutto questo mentre la costruzione della “cittadella regionale”, pensata nel 2005, il cui contratti di appalto è stato sottoscritto un anno dopo ed i cui cantieri sono stati perti solo nel 2009, procede a rilento.


Ma la spesa per le locazioni è più consistente. Agli uffici a disposizione della giunta regionale, infatti, devono essere aggiunti quelli in uso al consiglio regionale. Le spese da sostenere sono gestite da due diversi economati. Spesso, però, in alcuni di questi uffici (come quelli destinati ai gruppi consiliari ubicati in via De Filippis a Catanzaro) è assai difficile incontrare anima viva, ma pesano sulle tasche dei contribuenti calabresi anche in considerazione del fatto che ogni consigliere regionale riceve un rimborso forfettario di circa due mila euro per gli spostamenti verso le sedi consiliari.

 

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