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Anche Giuseppe Ranoia ci ha regalato una lista di idee, proposte e propositi che vorrebbe trovare sotto l’albero per Montalbano Jonico. Attore e cantante lirico, ecco su che cosa punta per un po’ di magia in questo Natale urbano.

1) Un TEATRO non solo inteso come contenitore, ma che possa catalizzare importanti contenuti, finora relegati a difetto per la vita e gli algidi meccanismi dettati dalla finanza.

2) La possibilità di poter rilanciare il lavoro sconfiggendo la grave piaga di un grosso disagio che sfocia nel vizio, nella violenza e nelle malattie soprattutto psichiche e che tanto male fanno in termini personali e consorziali.

3) Coerentemente al punto 2, un lavoro ETICO che rispetti trasversalmente tutti e soprattutto le generazioni future, verso le quali abbiamo il dovere di consegnare loro un pianeta sano e accogliente.

4) Che si cominci a pensare in termini di bene diffuso e non personale, perché quando i beni circolano, paradossalmente acquistano più valore, ma soprattutto esaltano l’aspetto umano e umanitario della vita, fondamento per un percorso personale sereno.

5) Che la politica diventi EFFETIVAMENTE capace di sentire su di sé il disagio delle genti e si riappropri della fondamentale funzione di rappresentanza, abbandonando, così, quella deleteria di esercizio di potere, arbitrariamente cucita addosso per pacare la mediocre capacità di vivere tra gli altri. Occorre ri-bellarsi, riappropriarsi del bello, e questo può avvenire solo se le nuove generazioni sono determinate in questa rivoluzione epocale.

P.S. Questa non è utopia, è umanità e chi non ci crede non è umano.

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