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VENOSA – «Non sappiamo se essere sconcertati, preoccupati o indignati per la situazione che si è venuta a creare nel Comune di Venosa a pochi mesi dall’insediamento della nuova Giunta. Una situazione paradossale che mina fortemente il rapporto di collaborazione tra minoranza e maggioranza e che ci fa credere che onestà e trasparenza sono parole che difficilmente troveranno seguito nel nostro Comune».
Esordisce così il capogruppo in consiglio comunale del M5S – l’avvocato Arturo Raffaele Covella. «Ormai la situazione è insostenibile e le violazioni da parte della maggioranza al Regolamento e allo Statuto sono giornaliere. Dopo la creazione di una nuova figura istituzionale, quella del super consigliere, studiata ad hoc per accontentare i mal di pancia di qualcuno troppo desideroso di visibilità, dopo la esplicitata volontà di forzare il regolamento comunale anche per la formazione delle commissioni (commissioni che non sono ancora partite a dimostrazione della inefficienza della compagine amministrativa), adesso si violano anche i più elementari diritti della minoranza ed in primis il diritto di controllare l’operato dell’amministrazione attraverso l’accesso alla documentazione».
«A distanza di 1 mese e mezzo dalla richiesta di accesso agli atti depositata presso il Comune di Venosa con la quale si chiedeva di prendere visione dei documenti relativi al servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e alla discarica comunale, non abbiamo ancora avuto risposta, non siamo ancora riusciti ad avere la documentazione richiesta. Si tratta di un fatto grave, anzi gravissimo che non può passare sotto silenzio».
«Il Regolamento comunale prevede che a fronte di una richiesta di accesso agli atti di un consigliere vi deve essere un riscontro da parte degli uffici competenti entro e non oltre i 5 giorni dalla presentazione della richiesta. Tale termine è stato ampliamente superata e siamo in piena e completa violazione della normativa regolamentare. Si tratta di una situazione che desta ancora più preoccupazione per la delicatezza della materia, non possiamo nasconderci dietro un dito, sappiamo tutti quali interessi si celano dietro la filiera dei rifiuti. La richiesta, infatti, riguardava e riguarda la documentazione relativa alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, all’incirca un centinaio di pagine da fotocopiare, oltre ad altra documentazione riguardante la discarica (ad esempio le dichiarazioni MUD degli ultimi anni) in possesso della ditta che gestisce la discarica stessa».
«Nonostante i numerosi accessi agli uffici comunali, nonostante la proposta dei consiglieri del M5S di provvedere direttamente a fotocopiare gli atti richiesti, nonostante una piena e completa offerta di collaborazione da parte nostra – prosegue il capogruppo Covella – abbiamo registrato forti resistenze che destano preoccupazione e fanno nascere grandi sospetti anche alla luce delle segnalazioni che quotidianamente raccogliamo dai cittadini di Venosa».
Ma cosa ha da nascondere il Comune di Venosa? Perché tanto mistero e tanto ostruzionismo? «Appaiono a dir poco ridicole le argomentazioni fornite dal Sindaco, in risposta ad una missiva con la quale si denunciava l’accaduto e si rappresentava la sussistenza di un vero e proprio reato da parte degli uffici competenti. Secondo il Sindaco la richiesta di accesso agli atti di fatto andrebbe a inficiare il normale lavoro degli uffici comunali e, quindi, il ritardo nella consegna dei documenti sarebbe più che giustificato. Gli uffici del Comune di Venosa non sono in condizione di fare 100 fotocopie, però ai dirigenti vengono elargiti puntualmente i premi produzione. E’ chiaro che non vi è alcuna volontà di collaborare, di rispondere alle richieste della minoranza, ma evidentemente quella di tenere nascosti i documenti. Noi comunque andiamo avanti e porteremo la questione dinanzi alle competenti autorità» conclude l’avvocato Arturo Covella.

 

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