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POTENZA – L’idea non nasce per caso, ma «dal quotidiano rapporto da un lato con la pubblica amministrazione, dall’altro con i cittadini, con la strada».
Così, dopo oltre due anni di ricerche e lavoro, ha visto la luce “Valucity”, «la prima piattaforma social che permette ai cittadini di esprimere valutazioni, opinioni e segnalazioni e condividere soluzioni nel settore dei servizi pubblici».
«Sei sul treno – spiega il responsabile di Territorio spa, Paolo Cuoco – e c’è un ritardo o il treno è sporco? In 90 secondi al massimo (abbiamo voluto un prodotto facilmente accessibile ma, soprattutto immediato e veloce) puoi mettere in comune la foto, segnalare il problema e fare anche una proposta. La piattaforma è social – gli altri utenti possono vedere e commentare -ma con Valucity si tenta di andare oltre. Ci si può scambiare esperienze, documenti e soluzioni. In poche parole da spettatori si diventa protagonisti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi. Un mezzo per cancellare le distanze tra pubbliche amministrazioni e cittadini».
Un’idea che nasce proprio qui, sul nostro territorio, ma che punta a espandersi in tutto il mondo, «rimettendo al centro il cittadino».
Dietro questa innovativa idea c’è “Territorio spa”, una società che opera da circa un ventennio. Una piccola eccellenza, per cui lavorano complessivamente una quindicina di collaboratori, che a un certo punto ha deciso di passare dalla semplice protesta alla proposta.
«Spesso – spiega Salvatore Paradiso – noi abbiamo l’impressione che nella nostra città tutto vada male: la città è sporca, scarsa è la sicurezza, la sanità non funziona. Poi però, quando andiamo ad analizzare i singoli dati e magari li confrontiamo con quelli di altre realtà, ci rendiamo conto che le cose sono un po’ diverse. E Valucity si propone di fare anche questo: un monitoraggio dei dati, un’analisi della città. E quindi al metodo “social” si affianca quello “scientifico”».
Dietro questa piattaforma agile e veloce – proprio perchè l’utente possa segnalare senza perdere tempo – c’è il lavoro dell’intero gruppo di “Territorio spa”, «un gruppo compatto che da tempo lavora sulle diverse problematiche che man mano sono emerse. Tanto per fare un esempio: siccome il nostro orizzonte non è solo l’Italia, ma è il mondo, ci siamo dovuti preoccupare di studiare quali regole siano vigenti in altri Paesi. Da noi, per esempio, esiste il Pra (Pubblico registro automobilistico), in Germania no. E così abbiamo dovuto affinare le conoscenze per offrire un sistema che fosse il più possibile efficiente».
Partecipare alla costruzione attiva della propria città è semplicissimo, come spiega anche Tiziana Medici: dopo la registrazione, l’utente ha a disposizione un suo profilo. Per rendere più veloce e precisa la segnalazione, il cittadino a quel punto ha già indicati una serie di servizi, che vanno dall’igiene e decoro urbano, ai trasporti, mobilità, previdenza, sanità, banche, assicurazioni (l’elenco è lungo). Così si può valutare il servizio, segnalare un disservizio, proporre soluzioni.
E grazie alle segnalazioni si può vedere poi – in tempo reale – come quel servizio è percepito e valutato da tutti gli utenti.
«In questo modo – spiega Cuoco – le pubbliche amministrazioni possono avere immediatamente contezza di un problema. Ed eventualmente intervenire o rispondere».
Pensate all’utilità di questo servizio nei nostri inverni nevosi, quando intere contrade o piccoli comuni restano completamente isolati.
«Scaricando la app sul cellulare – continua Cuoco – in 90 secondi il cittadino potrà segnalare e l’amministratore conoscere il problema».
Un lavoro corposo, a cui sta lavorando anche l’Università degli Studi della Basilicata (Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia), per tutta la parte sistematica e relativa alla sicurezza. E anche questo è un dato da apprezzare: un’azienda del territorio che si avvale delle professionalità della sua Università.
«Con Valucity il cittadino, da spettatore o destinatario di sondaggi e questionari – conferma Cuoco – si riappropria in modo diretto delle funzioni della propria città, incidendo positivamente sulla propria qualità della vita».
E a vedere i primi dati – dopo pochi giorni ci sono già 300 utenti iscritti – i potentini, in fondo, non sono così scontenti della loro qualità della vita.

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