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COSENZA – Dall’1 agosto sarà possibile iscriversi ai corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico dell’Università della Calabria. Ci sarà tempo fino al 25 agosto e la procedura sarà, come ormai di consueto, interamente on line. Sul sito dell’ateneo è già disponibile il bando d’ammissione, insieme al bando tasse e contributi, da consultare soprattutto se si è interessati ai benefici previsti dal diritto allo studio.

L’offerta formativa resta invariata rispetto allo scorso anno, così come il numero di posti (incrementato per alcuni corsi di laurea con domanda maggiore): in tutto sono 5275. Attenzione, le matricole non li troveranno tutti disponibili. Una parte (720) è stata messa a bando già a febbraio, destinata alle aspiranti matricole di sei diversi dipartimenti, da Ingegneria a Matematica, da Economia a Fisica, pronti a cimentarsi già prima della maturità con i test d’ammissione all’Università. Chi è in graduatoria utile si sta già immatricolando.

«Le statistiche mostrano che gli studenti che scelgono in anticipo il proprio corso di studi hanno performance migliori – commenta il prorettore Luigi Filice – Il nostro obiettivo per il futuro è di ampliare il ricorso all’iscrizione anticipata». Calendari diversi anche per chi vuole iscriversi ad Ingegneria edile/architettura e Scienze della formazione primaria, corsi di laurea a programmazione nazionale: nel primo caso l’iscrizione scade il 23 luglio, nel secondo il bando dovrebbe uscire il 12 agosto e restare aperto fino al 4 settembre. «Le segreterie seguiranno le aspiranti matricole anche via mail» ha spiegato il direttore del Centro residenziale Franco Santolla.

I posti che resteranno vacanti saranno assegnati quest’anno con una sola procedura di surroga. Tra le novità, anche i nuovi criteri per l’assegnazione degli alloggi, che vedranno il merito contare più del reddito. Resteranno pressoché invariate le tasse, con un lieve incremento di cinque euro sulla prima rata, destinati agli impianti sportivi e a servizi per gli studenti.

«Per noi è un grande risultato riuscire a mantenere l’offerta di corsi e a garantire la qualità dei servizi del campus, nonostante i tagli che arrivano dal governo centrale. Il nostro finanziamento quest’anno è stato ridotto di 400 mila euro – ha commentato il rettore Gino Crisci – Noi reggiamo, ma se si continua in questa direzione il futuro non è roseo. E bisognerebbe anche smetterla di scoraggiare i ragazzi: non è vero che la laurea non serve. Il livello di occupazione dei laureati in Italia, infatti, è tre volte superiore a quello dei non laureati».

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