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Sarà firmato domani, a Roma, un Accordo di programma tra il Ministero dell’Istruzione, la Regione e l’Università degli studi della Basilicata, con il quale l’Ateneo lucano «potrà pianificare un altro ciclo dei nuovi corsi di Laurea magistrale istituiti presso le Facoltà di Farmacia e di Lettere e Filosofia e del corso di studi della Facoltà di Economia, e procedere all’assunzione di ricercatori a tempo determinato, assicurando così il prosieguo delle attività di ricerca scientifica».

L’accordo sarà firmato dal governatore, Vito De Filippo, dal Ministro, Mariastella Gelmini, e dal rettore, Mauro Fiorentino. «L’accordo – si legge nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa regionale – riconosce l’investimento fatto dalla Regione sull’Università della Basilicata adeguando la normativa nazionale, che impone agli atenei rigidi standard, alla peculiare realtà lucana, grazie alla concessione di una serie di deroghe sostenibili proprio grazie all’intervento della Regione».

Secondo De Filippo, «la Basilicata dei piccoli numeri presenta specificità e caratteristiche che mal si adattano a parametri di altre parti del Paese. Così l’Università, che per noi è fattore di crescita, non potrà mai rispettare quei parametri numerici validi per gli atenei delle metropoli e l’accordo che abbiamo messo su col Ministero, pur lasciando alla Regione il compito di reperire i finanziamenti necessari a colmare il divario, riconosce questa peculiarità consentendo nei fatti all’Università di Basilicata di continuare ad esistere. Come Regione Basilicata abbiamo creduto fortemente nelle potenzialità dell’Università, impegnandoci a investire, per oltre un decennio, risorse ingenti e ancor più importanti in periodi di crisi come questi, ma abbiamo preteso un’intesa che eliminasse quei lacci procedurali che – ha concluso il governatore – potevano comunque finir col rendere vani tutti gli sforzi».

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