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In assenza di una notizia forte, scelgono ognuna un argomento diverso le tre testate italiane più diffuse: il caso Roma sul Corriere della Sera («Marino in trincea, sugli appalti l’ultimo conflitto»), le scelte del governo su Repubblica («Subito in un decreto i primi tagli alla sanità, tetto a esami e visite») e gli scioperi sulla Stampa («Verso il giro di vite: “Mai più Pompei e Fiumicino”»). Il Mattino approfondisce proprio questo tema e apre con una mappatura: «In Italia otto scioperi al giorno, nel 2014 record europeo nei servizi pubblici: 331 stop solo nei trasporti locali», poi un focus su tutte le differenze con gli altri Paesi dell’Unione europea in fatto di diritti, sanzioni e procedure.
Molto interessante l’inchiesta del Sole24Ore sugli atenei, una settimana dopo una prima classifica in chiaroscuro per l’Unibas (e in generale il Sud) curata dal quotidiano di Confindustria e a pochi giorni dalla pubblicazione della Guida di Censis-Repubblica che invece inserisce l’università lucana al terzo posto delle piccole, dopo Macerata e Camerino. La pagina con cui il Sole, oggi, aggiorna il dibattito riporta un altro dato che conferma l’allargarsi della forbice tra le due Italie, anche nell’istruzione e nella ricerca: «Premi e costi standard puniscono il Sud. Dal 2008 a oggi le università del Mezzogiorno hanno perso il 18,8% dei fondi statali contro il -7,1% del Nord. Alla diminuzione delle risorse si accompagnano tasse basse rispetto a quelle settentrionali e tagli al diritto allo studio effettuati dalle Regioni». Il fondo di riferimento è l’assegno di finanziamento ordinario, che si riduce del 13,9% nei sette anni analizzati. Nella classifica pubblicata oggi, l’Unibas si “allinea” purtroppo al trend che interessa gli atenei meridionali piazzandosi al 14esimo posto delle più penalizzate e superando il dato del -18,8% riferito a tutto il Sud: nel 2015 l’ateneo lucano ha ricevuto 29,3 milioni di euro (-1,8% rispetto all’anno scorso ma -21,8% rispetto al 2008). 
Una notizia che invece accomuna quasi tutte le prime pagine dei quotidiani in edicola è il riscatto della Ferrari, con Vettel che domina in Ungheria: il tedesco, in vetta dall’inizio alla fine, dedica la vittoria a Jules Bianchi, il pilota morto nei giorni scorsi a seguito di un incidente; si tratta del secondo successo stagionale dopo quello del 29 marzo in Malesia. 

e.furia@luedi.it

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