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MATERA – Alla fine sarà la Provincia di Matera con un’ordinanza contingibile e urgente a risolvere il problema dell’emergenza rifiuti per 28 dei 31 Comuni del Materano. L’ordinanza che sarà perfezionata nelle prossime ore permetterà il tritovagliamento del rifiuto e una biostabilizzazione definita “parziale” cioè percentualmente compatibile con quello che l’impianto di Pisticci può oggi consentire.
La decisione è il frutto di quanto deciso all’interno dell’Osservatorio regionale sui rifiuti a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Berlinguer e nel quale è stata verificata l’impossibilità di spostare i rifiuti in provincia di Potenza anche perchè l’unico sito teoricamente accesibile cioè “La Fenice” di Melfi è molto vicina al limite autorizzativo concessogli e dunque non può ottenere disponibilità ulteriori.
Nel caso specifico è stata anche verificata al momento l’impossibilità di poter portare i rifiuti in una diversa regione in mancanza di accordi esistenti anche se la Regione Basilicata provvederà ancora una volta a verificare con la Puglia la possibilità di portare altri rifiuti in quel sito.
Così come la possibilità di portare rifiuti in siti privati è stata scartate perchè non ci sarebbero le tempistiche necessarie. L’unica ed ultima possibilità rimasta è dunque quella dell’ordinanza che gli uffici della Provincia stavano già ieri provvedendo ad approntare.
Un’ordinanza che si rende necessaria vista anche la decisione della Corte costituzionale rispetto ai commi 4 e 5 della legge regionale 2014 che sono stati considerati non costituzionali perchè non veniva ravvisato, nelle espressioni, usate un trattamento del rifiuto.
«La questione che si è aperta è che delle 70 tonnellate che arrivano a Pisticci non ci sono le possibilità di effettuare un trattamento completo, la struttura non riesce a sostenere questo processo» spiega Carmine Lisanti capo di Gabinetto del presidente della Provincia.
«Visto anche il parere tecnico della Asm che evidenzia i motivi di salute pubblica necessari il presidente della Provincia provvederà a quest’ordinanza contingibile e urgente che permetterà di tritovagliare i rifiuti e di biostabilizzarli in parte, nel frattempo la Regione riscriverà quelle norme della legge superando le doglianze della Corte Costituzionale.
La durata dell’ordinanza non sarà di sei mesi come pure sarebbe possibile ma di due, nel frattempo riteniamo che la struttura di Pisticci potrà avere un miglioramento qualitativo dell’impiantistica e che possa essere utilizzabile Tricarico quantomeno per quanto riguarda lo stoccaggio» conclude Lisanti nel sintetizzare quelli che saranno i prossimi passaggi che si attendono nel giro di alcuni mesi.
Nelle prossime ore dunque il provvedimento del presidente della Provincia dovrebbe consentire di tamponare il rischio di un’emergenza vera e propria dei rifiuti.
E’ chiaro che tante sono le situazioni e le cause che contribuiscono ad aggravare questa situazione e che comunque hanno portato ad un’accelerazione delle sue ricadute che oggi sono facilmente verificabili.
La situazione odierna non si discosta di molto da qualche di circa un anno fa quando nuovamente le difficoltà in cui si dibatteva la provincia di Matera furono messe in evidenza con una serie di situazioni come la discarica materana di La Martella che da allora sono state sostanzialmente risolte per esaurimento dei volumi disponibili.
Situazione che contribuisce, in mancanza di diverse strade percorribili a rendere ancora più complicato l’incedere con la Regione che dovrebbe dare indicazioni chiare sulla strada da percorrere e che invece, pare, esclusivamente limitarsi a gestire le situazioni di emergenza senza riuscire a prevenirle o ad evitarle.

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