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Valdadige torna a bruciare petcoke. Lo farà nei prossimi giorni ma ieri lo ha comunicato ai diversi attori seduti all’ultimo tavolo tecnico in Comune del 24 febbraio scorso. Un tavolo che sembrava dare sufficienti garanzie ai cittadini che avevano bloccato il presidio e che oggi tornano ad essere preoccupati.

«Questa azienda intende procedere a una sorta di “messa in prova” dell’impianto per un periodo di un mese, di modo che si possa iniziare la produzione a mezzo impianto a combustione petcoke, monitorando le emissioni e verificando l’eventuale superamento dei limiti di tollerabilità nelle emissioni stesse. In tal caso, questa azienda si impegna sin d’ora a sospendere immediatamente la produzione con impianto a combustione pet-cokeinteresse è preservare e tutelare la salubrità dell’ambiente esterno e interno (di lavoro dei propri dipendenti); il tutto, al di là dei notevoli danni patiti perdurando la fase di stallo». Questa l’ultima parte della comunicazione che la Valdadige ha inviato e nella quale proverà il petcoke e ne monitorerà gli effetti e le emissioni pronta, se dovesse rilevare problemi ad interrompere le stesse emissioni. Ma è chiaro che su questo fronte le preoccupazioni dei residenti che hanno avviato il presidio nei giorni scorsi risulta immutata e le rassicurazioni che arrivano non sembrano poter essere sufficienti. Almeno per i residenti di Venusio.

Intanto nella lettera di ieri Valdadige parla di motivi «pretestuosi e infondati alla base della richiesta di riesame della autorizzazione concessa nel 2010, atteso che l’intervento di miglioramento del rapporto stechiometrico della combustione e quindi degli organi di combustione dei bruciatori mediante la sostituzione dei ventilatori dell’aria comburente altro non è che un’operazione di gestione impiantistica  con la quale si chiedeva di effettuare gli interventi necessari al fine di garantire l’ottemperanza a quanto disposto con l’AIA con riferimento agli inquinanti COV (composti organici volatili)».

Dal Comune di Matera di sorpresa è la reazione dell’assessore all’ambiente Rivelli: «Non ci aspettavamo quest’accelerazione dopo il tavolo tecnico in Comune in cui era stato fatto un certo tipo di discorso. La nostra posizione comunque non cambia e andremo a verificare nelle prossime ore con il sindaco il da farsi».

p.quarto@luedi.it

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