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MERCURE – Per fare chiarezza ma soprattutto per ribadire ancora una volta il “no” alla centrale del Mercure, questa mattina le popolazioni locali, le associazioni ambientaliste e quanti si vorranno aggiungere, si ritroveranno per manifestare la loro ferma opposizione. L’appuntamento è a partire dalle 9.30 nei pressi dello svincolo tra Viggianello e Rotonda. 
E per chiamare a raccolta anche i paesi vicini, il sindaco di Viggianello da sempre fermo oppositore della riconversione della Centrale, ha scritto ai suoi colleghi spiegando le ragioni della lotta.
«Probabilmente – scrive Vincenzo Corraro – sulla centrale del Mercure non vi giungono notizie complete e veritiere. Non potrebbe essere altrimenti. Enel è stata abile in questi dieci anni a far credere strategico e foriero di opportunità un progetto incompatibile, ingestibile e sovradimensionato che adesso si sta rivelando in tutta la sua inutilità: posti di lavoro non se ne vedono all’orizzonte, una filiera del legno che non partirà mai e per ora in mano esclusivamente a gente proveniente da posti lontanissimi dai nostri, biomasse di dubbia provenienza, fumi che minacciano la valle, la bonifica da amianto che non si capisce se c’è stata, un rumore costante che arreca fastidio alle famiglie che abitano nei pressi della centrale, mentre le emissioni sono controllate dalla stessa Enel. È di questi giorni, tra l’altro, la notizia ufficiale, data dall’Oms, che le polveri sottili dei fumi industriali sono cancerogeni per l’essere umano». 
Il primo cittadino nel suo appello se la prende anche con una certa politica: «che nel tempo, ha fatto la sua parte, considerando il Mercure una landa depressa, senza voce e politicamente insignificante, tale da rimanere inascoltata nei momenti decisori, nonostante di recente il Consiglio di Stato abbia imposto all’Enel di rivedere il progetto (richiesta naturalmente rimasta inevasa). La mia popolazione è stremata e frustrata, lotta ormai da sola insieme a quella di Rotonda e insieme a tanti altri cittadini della valle. Conosce questa vicenda a menadito e per dieci anni è riuscita a tenere banco a una cordata di interessi economici e particolari di chi ha sempre considerato l’opposizione di migliaia di cittadini poco più che una voce fastidiosa che creava allarmismi ingiustificati. Ora il momento è delicato e decisivo, mai come adesso la nostra gente invoca la solidarietà degli altri territori, delle istituzioni e dei responsabili delle comunità vicine. Ambiente e salute non sono in vendita». 
E continua. «Vi chiedo di stare vicini a questa gente che ha perso, fra l’altro, la fiducia anche in noi, perché ci considera supini a un certo sistema di equilibri e di “poteri” stagnanti che, come in questo caso e in tanti altri di emergenze ambientali, è abituato a nascondere la polvere sotto il tappeto. 
Il momento per smentire tutto ciò è adesso! Sscenderemo in strada per far sentire questa voce e stare vicini alle nostre popolazioni». E conclude. «La riaffermazione dei principi di autodeterminazione e di solidarietà tra territori, anche di sindaci che si stringono compatti contro uno strapotere incontrastato e di aggressione a un territorio, sarà la dimostrazione che la politica e le istituzioni vincono sul resto. E sarà una bella giornata per la democrazia».
 Tra le varie associazioni che hanno aderito alla manifestazione c’è anche il Wwf. In una nota sostiene che «più che legittime sono infatti le preoccupazioni delle amministrazioni, dei cittadini e delle associazioni relative ai danni alla salute ed all’ambiente che il funzionamento della centrale potrà arrecare e più volte richiamate anche dal Wwf   nelle sedi istituzionali e giudiziarie investite del caso». E ha concluso sostenendo che «se ENEL non vorrà cambiare rotta, proseguirà la sua azione di contrasto all’impianto   nel nome della tutela dell’ambiente, della salute ed anche  del rispetto delle volontà delle popolazioni residenti». 

MERCURE – Per fare chiarezza ma soprattutto per ribadire ancora una volta il “no” alla centrale del Mercure, questa mattina le popolazioni locali, le associazioni ambientaliste e quanti si vorranno aggiungere, si ritroveranno per manifestare la loro ferma opposizione. L’appuntamento è a partire dalle 9.30 nei pressi dello svincolo tra Viggianello e Rotonda. E per chiamare a raccolta anche i paesi vicini, il sindaco di Viggianello da sempre fermo oppositore della riconversione della Centrale, ha scritto ai suoi colleghi spiegando le ragioni della lotta.«Probabilmente – scrive Vincenzo Corraro – sulla centrale del Mercure non vi giungono notizie complete e veritiere. 

Non potrebbe essere altrimenti. Enel è stata abile in questi dieci anni a far credere strategico e foriero di opportunità un progetto incompatibile, ingestibile e sovradimensionato che adesso si sta rivelando in tutta la sua inutilità: posti di lavoro non se ne vedono all’orizzonte, una filiera del legno che non partirà mai e per ora in mano esclusivamente a gente proveniente da posti lontanissimi dai nostri, biomasse di dubbia provenienza, fumi che minacciano la valle, la bonifica da amianto che non si capisce se c’è stata, un rumore costante che arreca fastidio alle famiglie che abitano nei pressi della centrale, mentre le emissioni sono controllate dalla stessa Enel. 

È di questi giorni, tra l’altro, la notizia ufficiale, data dall’Oms, che le polveri sottili dei fumi industriali sono cancerogeni per l’essere umano». Il primo cittadino nel suo appello se la prende anche con una certa politica: «che nel tempo, ha fatto la sua parte, considerando il Mercure una landa depressa, senza voce e politicamente insignificante, tale da rimanere inascoltata nei momenti decisori, nonostante di recente il Consiglio di Stato abbia imposto all’Enel di rivedere il progetto (richiesta naturalmente rimasta inevasa). La mia popolazione è stremata e frustrata, lotta ormai da sola insieme a quella di Rotonda e insieme a tanti altri cittadini della valle. Conosce questa vicenda a menadito e per dieci anni è riuscita a tenere banco a una cordata di interessi economici e particolari di chi ha sempre considerato l’opposizione di migliaia di cittadini poco più che una voce fastidiosa che creava allarmismi ingiustificati. Ora il momento è delicato e decisivo, mai come adesso la nostra gente invoca la solidarietà degli altri territori, delle istituzioni e dei responsabili delle comunità vicine. Ambiente e salute non sono in vendita». 

E continua. «Vi chiedo di stare vicini a questa gente che ha perso, fra l’altro, la fiducia anche in noi, perché ci considera supini a un certo sistema di equilibri e di “poteri” stagnanti che, come in questo caso e in tanti altri di emergenze ambientali, è abituato a nascondere la polvere sotto il tappeto. Il momento per smentire tutto ciò è adesso! Sscenderemo in strada per far sentire questa voce e stare vicini alle nostre popolazioni». 

E conclude. «La riaffermazione dei principi di autodeterminazione e di solidarietà tra territori, anche di sindaci che si stringono compatti contro uno strapotere incontrastato e di aggressione a un territorio, sarà la dimostrazione che la politica e le istituzioni vincono sul resto. E sarà una bella giornata per la democrazia». Tra le varie associazioni che hanno aderito alla manifestazione c’è anche il Wwf. In una nota sostiene che «più che legittime sono infatti le preoccupazioni delle amministrazioni, dei cittadini e delle associazioni relative ai danni alla salute ed all’ambiente che il funzionamento della centrale potrà arrecare e più volte richiamate anche dal Wwf   nelle sedi istituzionali e giudiziarie investite del caso». 

E ha concluso sostenendo che «se ENEL non vorrà cambiare rotta, proseguirà la sua azione di contrasto all’impianto   nel nome della tutela dell’ambiente, della salute ed anche  del rispetto delle volontà delle popolazioni residenti». 

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