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NOEPOLI – Valter Lavitola, personaggio del momento al centro delle cronache nazionali ed internazionali, é stato residente a Noepoli dal 9 gennaio 1986 al 30 gennaio 2008. Aveva trasferito la residenza anagrafica nel paese di origine della sua famiglia, (in cui era nato suo padre Giuseppe nel 1911), proveniente da Napoli, in cui ha vissuto realmente gran parte dei suoi anni, mentre tre anni fa si é trasferito a Roma. Nel piccolo paesello di 985 abitanti all’interno del Parco nazionale del Pollino, Valter, da tutti i compaesani era apostrofato con l’appellativo di “Cioció”, pare che cosí lo avesse battezzato da piccolo sua sorella Maria. In paese ci andava poco, ma un po’ vuoi il piccolo centro, vuoi il cognome altisonante, perché Lavitola é un cognome di quelli che a Noepoli contano da almeno un paio di secoli, vuoi il fatto che Valter ha scelto proprio il piccolo centro per debuttare appena diciottenne in politica nel Partito socialista (nonostante suo padre fosse democristiano), e pure a dispetto delle apparizioni poco frequenti, i noiesi gli riconoscono lo status di compaesano. Ed anche ora che é latitante per cui caduto in disgrazia, nel paesello, la cosa non sembra destare alcun sentimento di critica, di contrarietà, di disapprovazione. In molti sono certi che la questione si risolverà in una «bolla di sapone». La sua prima esperienza politica avviene alle Provinciali del 1985 nel collegio della Val Sarmento in cui votavano i noiesi. Tutti lo chiamavano affettuosamente «Valterino». Non fu eletto ma ottenne solo a Noepoli circa 860 voti. «Fu votato in massa – ha raccontato al Quotidiano Lucrezia Fabiani, responsabile dell’Ufficio Anagrafe del Comune – fece tanta tenerezza. Persona gentilissima, molto garbata e tranquilla. Lo ricordo cosí. Veniva in municipio per questioni di ufficio. A volte mandava amici a farsi fare qualche certificato». Sta di fatto che ora che Valterino é cresciuto, a Noepoli non lo vedono un pezzo. «Poche volte per la verità – ci ha detto – un cittadino che ha chiesto l’anonimato – nel 2004 alle elezioni Europee (fu candidato nella lista di Forza Italia senza successo, ottenendo poco piú di cinquantamila voti in tutta la Circoscrizione Sud, ndr) ricordo che passó di qui. So che la sua famiglia ha una casa, credo in via Foscolo… vicino i suoi parenti (cugini) l’avvocato Gennaro Lavitola (detto Rino, persona molto stimata e perbene, già presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Lagonegro, ndr) e suo fratello il dottor Pasquale Lavitola (endocrinologo e diabetologo presso il vicino ospedale di Chiaromonte, ndr). Suo padre – ha continuato piacevolmente il nostro interlocutore – era uno psichiatra famoso, a Napoli forse era il numero uno. Si sa che ha fatto anche alcune perizie per don Raffaele Cutolo, capo boss della Nuova Camorra organizzata. Tornando a Valter ed alle sue ultime vicissitudini, posso dirle – ha concluso – che a Noepoli non se ne parla molto. Poco rumore. Lo vediamo in televisione». La vita a Noepoli scorre lenta. Poche auto in movimento, le altre, anch’esse poche, tutte parcheggiate. Il sindaco Domenico Esposito al mattino sirena fuori a lavorare presso l’Ente Irrigazione in Valdagri. In municipio i dipendenti sono cordiali. Ti accolgono. Per strada un ambulante campano vende le scope. Un’anziana donna per averne una baratta un vaso antico di terracotta decorato a mano. Il tutto avviene a pochi metri dal palazzo dei Lavitola, in cui Valter ha avuto per 22 anni e fino a tre anni fa, la residenza. Un palazzo signorile di colore rosa. Incontriamo un altro giovane che ci racconta di averlo visto in passato: «Era affabile, brillante, l’ho conosciuto. Qui a Noepoli ha anche degli amici. Uno di questi in passato gli ha fatto anche da autista, ma ora é ritornato a vivere qui. Abbiamo sempre saputo che Valter era amico di Craxi e che a metà anni ‘90, probabilmente in quegli ambienti, conobbe Berlusconi. Andò anche ad Hammamet al funerale del leader socialista». Fino a vent’anni fa Cioció é stato titolare della ditta “La Beccacia snc del dott. Lavitola Valter & c” (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi) con sede proprio a Noepoli nei terreni di famiglia dalle parti della strada che porta a Terranova del Pollino. E’ durata circa sei anni. «Valter inizió quell’attività appena diciannovenne spinto dalla sua passione per la caccia che da giovanissimo coltivava anche a Noepoli» come ci ha raccontato un uomo del posto. Nella sua famiglia in passato vi é stato anche un longevo sacerdote, monsignor Leonardo Lavitola. Nel cimitero una cappella dai marmi possenti intitolata alla “Famiglia Lavitola” accoglie il riposo di suoi parenti e antenati. Tutti o quasi professionisti. Nel monumento cittadino posto dinanzi al municipio c’é anche un Lavitola, Leonardo, morto come soldato per salvare la Patria. In definitiva i suoi compaesani non hanno avuto parole negative. «Si faceva vedere poco ultimamente». Si vede che Panama é lontana.

Pierantonio Lutrelli

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