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CROTONE – Alcuni stanno già vendemmiando, altri lo faranno da domani in avanti, altri ancora aspettano una settimana che si prevede di gran sole: tutti, però, a Cirò Marina, tra i vigneti del vino più famoso della Calabria, non nascondono che sarà un’annata eccezionale dal punto di vista qualitativo (non tanto da quello quantitativo) per il vino.   L’occasione è stata, come al solito, quella che organizzano i fratelli Librandi che nel tradizionale simposio di settembre fanno visitare i vigneti principali che conferiscono le loro uve alla cantina Librandi, con un convegno e, infine, il premio al viticoltore d’eccellenza. La mattinata è stata, infatti, un lungo percorso d’escursione nei vigneti coltivati dal soci dell’associazione «I vignaioli di Cirò», con una commissione tecnica che ha valutato l’impatto paesaggistico, il suolo, la condotta delle uve nei singoli vigneti, confrontando le schede al termine dei sopralluoghi tra i filari vitati che degradano verso il mare e che hanno alla fine portato al miglior coltivatore.   C’è stato anche un seminario di aggiornamento sull’intenso lavoro di ricerca condotto da circa vent’anni dai fratelli Antonio e Nicodemo Librandi, con studiosi e ricercatori di fama a livello nazionale. Tra questi Diego Tomasi e Alessandro Candido. 

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