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POTENZA – Ad essere bravi e costruendo il giusto pacchetto, la Basilicata potrebbe cogliere un’occasione d’oro. Perché il giro d’affari per il matrimonio altrove è a parecchi zeri. E qui, in Basilicata, il paesaggio già è una buona base di partenza. Così, alla Provincia di Potenza è venuta un’idea e ha pubblicato un bando dedicato a giovani creativi: «l’obiettivo è quello di creare, attorno al patrimonio identitario e di tradizioni musicali ed enogastronomiche del matrimonio lucano del dopoguerra, un vero e proprio marchio da veicolare, per divulgare l’idea che in Basilicata ci si può venire a sposare».

Cosa, tra l’altro, presa in considerazione da parecchie coppie famose. Non solo Sofia Coppola che ha detto sì al rocker Mars nella casa di famiglia a Bernalda, dove ha ritrovato con il padre, il regista Francis, le sue radici lucane.  Negli ultimi tempi Maratea è stata scelta da diversi rampolli di famiglie aristocratiche e dell’imprenditoria italiana. L’ultimo, in ordine di tempo, il sì da favola, in una scenografia magica, del potentino Giuseppe Zito con Serena Caparra, avvocato ed erede di una famiglia di Cirò con interessi nel settore della produzione e commercializzazione di un famoso rosso.

A partire dal matrimonio di Sofia Coppola «con i riflettori di Hollywood puntati per un giorno su Bernalda, abbiamo capito pienamente che la Basilicata  – spiega il presidente della Provincia, Piero Lacorazza – può offrire i propri borghi come location per matrimoni tra tradizione e modernità. Se la vicina Puglia ha puntato, con successo, sulle sue masserie, offrendo location molto scelte per i matrimoni, scommettiamo sulla storia, sulla tradizione, sulla sobrietà del nostro territorio per invitare la gente a venirsi a sposare in Basilicata, come negli anni ‘50».

Il concorso nasce all’interno di Basilicata Factory, un progetto cofinanziato per oltre 86 mila euro dal dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Il concorso – spiega l’assessore alle Politiche giovanili, Francesco Pietrantuono – nasce dalla voglia di recuperare il rito del matrimonio tradizionale, i cui elementi culturali, musicali ed enogastronomici, se riletti in chiave moderna, possono arricchire quel “prodotto Basilicata” che va caratterizzandosi come punto di forza turistica della regione». Per partecipare i giovani creativi potranno produrre un racconto del matrimonio dei propri nonni con un accenno al matrimonio che si desidera e una ricerca antropologica sugli usi e costumi in Lucania sul tema; si può partecipare anche con un prodotto grafico, fotografico o musicale. In palio, un viaggio in uan capitale d’Europa (sul sito della Provincia di Potenza il bando e altre informazioni utili per partecipare).

sa.lo.

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