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LOCRI (RC) -Tensione questa mattina a Locri dove è in corso di svolgimento una commemorazione di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso dieci anni fa mentre andava a votare per le primarie dell’Ulivo a Locri.

VIDEO: LA PROTESTA DELLA MOGLIE DI MARCIANO’ E L’INTERVENTO DELLA SCORTA

Una donna, Francesca Bruzzaniti, madre e moglie di Giuseppe e Alessandro Marcianò, due delle tre persone condannate all’ergastolo per l’omicidio, ha urlato vergogna all’indirizzo del ministro Delrio, del vice ministro Filippo Bubbico, di Rosy Bindi, Marco Minniti e Mario Oliverio, tutti presenti in quel momento e impegnati nella deposizione di tre corone di fiori a Palazzo Nieddu del Rio, dove Fortugno fu ucciso. Al momento di stringere la mano alla Bindi l’avrebbe anche strattonata pronunciando frasi offensive sostenendo che i suoi congiunti sono innocenti e definendoli «sequestri di Stato».

GLI INTERVENTI: L’OMAGGIO DELLO STATO A FORTUGNO

Dopo la deposizione delle corone a Palazzo Nieddu il corteo si è diretto al palazzo della Cultura del Comune di Locri per la cerimonia di premiazione del contest fotografico “Uno scatto per la legalità” rivolto alle scuole italiane. 

GUARDA LE FOTO DELLA COMMEMORAZIONE

Nel pomeriggio, alle 15.30, é in programma la celebrazione di una Messa da parte del vescovo di Locri, mons. Francesco Oliva. Le manifestazioni si concluderanno con la commemorazione di Fortugno da parte del Consiglio regionale della Calabria alla presenza del presidente, Nicola Irto.

L’OMICIDIO – Francesco Fortugno fu ucciso il 16 ottobre 2005 mentre si recava al seggio allestito a Palazzo Nieddu a Locri per lo svolgimento delle elezioni primarie dell’Ulivo. L’esponente politico del centrosinistra nel momento in cui venne ucciso era vicepresidente del Consiglio Regionale e, come appurato dalle diverse sentenze emesse sul suo omicidio (LEGGI LA SENTENZA DEFINITIVA CHE CONDANNA ALESSANDRO MARCIANO’ QUALE MANDANTE e QUELLA DI CONDANNA DEGLI ESECUTORI MATERIALI DELL’ASSASSINIO), venne assassinato perché eletto al posto di un altro candidato. Il boss Marcianò decise, quindi, di assassinarlo. Per la morte di Fortugno sono stati emessi quattro ergastoli ad altrettante persone tra esecutori materiali e mandanti.

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