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ATELLA – Si è svolta ad Atella , nel primo giorno del triduo Pasquale, la 49esima edizione della Via Crucis, sotto l’incessante diluvio e il freddo polare.

Tra le tante incertezze iniziali nello svolgimento di quest’ultima, la Pro Locoè riuscita a portarla a termine.

Tutto è cominciato in P.zza Gramsci con il “Processo di Ponzio Pilato”, perfette le interpretazioni di Gesù ( di Antonio Guadagno), Ponzio Pilato (di Antonio Di Biase), Caifa (con Pasquale Susco), e poi, la processione si è fatta largo tra la folla per percorrere le caratteristiche vie del borgo atellano che portano alla “Crocifissione di Gesù”.

Altri personaggi illustri come il Tribuno Romano (di Vito Mecca) e ancora gli incontri  con la Madonna (Giusy Lorusso), poi con la Samaritana (Marialuisa Grieco), la Maddalena (di Carmen Gallucci), la Veronica (Maria Pace) e il “Cireneo”, preso a caso dalla folla. Perfette ed emozionanti le loro interpretazioni alternatesi con le celebri “tre Cadute di Gesù”.

Commoventi quest’ultime sia per la loro improvvisazione nelle parti e sia per le condizioni meteo che  ha realmente stremato i protagonisti.

 Bravi anche i centurioni romani, che hanno interpretato a pieno le loro mansioni di ordine, rispetto e serietà per il normale svolgimento della processione. Molti erano gli spettatori atellani, ancor di più i fedeli forestieri accorsi da diverse parti d’Italia che ogni anno ci degnano della loro presenza. La “Crocifissione”, quest’anno eseguita sotto il sito archeologico, dove veniva compiuta in passato, ha reso una scenografia davvero tetra e raccapricciante per non parlare della difficoltà nell’arrivarvi, per i tanti millimetri d’acqua caduti il tragitto si è presentato fangoso e dissestato, come fosse nella realtà. Insomma una delle più dure, provate e rappresentative processioni fatta negli ultimi “50 anni”.

Premio dell’enfasi, della caparbietà e della devozione, nonostante le avverse condizioni, degli organizzatori “Pro Loco Vitalba” e dei personaggi tutti, partorendo una vera è propria giustezza all’evento.

«Le parole non possono nè riassumere, né raccontare le emozioni provate, ma il mio invito è quello di avere ancora più ospiti   per le future edizioni – ha detto Pasquale Dintrono, della Pro Loco – Concludo con il termine “Chapeau”, che racchiude la forte ammirazione per i nostri ragazzi, per il nostro magnifico e inestimabile paese di Atella e per la precisa e perfetta, non senza difficoltà, organizzazione dello Staff Pro Loco Vitalba, sotto la direzione del Responsabile organizzativo Coviello Mario. Un ringraziamento va agli Enti Pubblici che l’hanno patrocinata, tra cui la Regione Basilicata, il Comune di Atella e l’ APT (Azienda Promozione Turistica Basilicata).

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