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DOPO che lunedì scorso gli agenti della Polizia municipale hanno lasciato sotto i tergicristalli di una quarantina di autovetture, parcheggiate lungo via Nazario Sauro,  altrettanti verbali di multa da 41 euro ciascuno il problema della caccia al parcheggio è esploso in tutta la sua drammaticità.

Ed è proprio per questo che alcuni avvocati che hanno gli studi legali nelle torri Mancusi stanno predisponendo un esposto da inviare al Comune per cercare una soluzione. Eh sì perché quando gli  avvocati ma anche altri professionisti, per non parlare dei commercianti, hanno deciso di acquistare  lo hanno fatto proprio perché sia loro ma soprattutto i loro clienti non avessero problemi di parcheggio. Purtroppo oggi non è più così.

Già la situazione era diventata critica nel momento in cui un paio di anni fa è entrato in funzione quello che doveva essere il “Mobility center” subito riconvertito in struttura per ospitare alcuni uffici comunali. Un “danno”, almeno in un primo momento limitato visto che i dipendenti comunali ma anche gli stessi agenti della Polizia municipale avevano la possibilità di parcheggiare nell’ampio piazzale antistante la struttura.

Piazzale che, poi, è stato adibito a capolinea di alcuni autobus del servizio di trasporto pubblico urbano. E così auto tutte fuori con conseguente caccia al parcheggio. Posti disponibili pochi – per di più su un lato la sosta è a disco orario per un massimo di 60 minuti –  a fronte del numero delle auto che ogni giorno affollano via Nazario Sauro. E questo non perché gli automobilisti si divertano a cercare parcheggio nella zona, bensì   perché vi lavorano.  Come se non bastasse l’amministrazione comunale ha, prima progettato e poi messo in funzione le scale mobili. Il tutto nell’ottica di invogliare i cittadini a utilizzare gli impianti meccanizzati per arrivare in centro. E c’è chi lo fa ma per farlo deve per forza di cose parcheggiare in via Nazario Sauro. 

Già da tempo in tanti si domandavano perché quell’area che si trova sotto i palazzi Mancusi non fosse adibita a parcheggio in modo da risolvere il problema.

Ed è qui che si scopre l’ennesima beffa.

Purtroppo questo non è possibile «perché – come ha spiegato lunedi scorso il sindaco Pietro Campagna – quello spazio l’abbiamo dovuto realizzare per ottenere l’autorizzazione alla messa in servizio delle scale mobili che portano alla stazione». Insomma «si tratta – ha aggiunto – di un’area che deve servire come via di fuga in caso di emergenza all’impianto meccanizzato».

Ieri a smentire le dichiarazioni di quello che fino a pochi mesi fa era il suo vice  ci ha pensato il consigliere regionale Vito Santarsiero.

«Quello spazio è un parcheggio pubblico per una cinquantina di autovetture – ha affermato – solo una piccola parte serve come via di fuga qualora si verificasse un’emergenza alle scale mobili».

La domanda è d’obbligo: perché allora fino a oggi non è stato aperto?

«Per un problema di sicurezza della strada di accesso». Strada di accesso – asfaltata ma chiusa da una sbarra –  che si trova alla fine di viale Marconi poco dopo l’incrocio con via Nazario Sauro.

Insomma la strada è stata realizzata senza, però, che nessuno, nella progettazione, abbia tenuto conto che così come era poteva creare un pericolo alla viabilità. Cosa fare ora? «O chiedere alle Fal  – ha dichiarato il consigliere regionale Vito Santarsiero –  la possibilità di allargare il tracciato o magari installare una serie di specchi parabolici convessi per consentire  una  più sicura  immissione dei veicoli su viale Marconi».

Nel frattempo che il parcheggio – se di parcheggio davvero si tratta – diventi  accessibile passerà, però, del tempo e una soluzione bisognerà trovarla a breve.

Proprio per questo alcuni avvocati stanno predisponendo l’esposto da inviare al Comune.

a.giammaria@luedi.it

 

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