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LAINO BORGO – L’autostrada A3, chiusa tra Laino Borgo e Mormanno dopo il crollo di una campata avvenuto il 2 marzo scorso (LEGGI LA NOTIZIA), potrebbe non riaprirà prima dell’esodo di agosto. A dirlo è un semplice calcolo matematico: se per l’esecuzione dei lavori di riparazione e rinforzo del pilone danneggiato, per le prove di carico e le altre attività di messa in sicurezza, l’Anas avrà bisogno di 40 giorni – come dichiarato dalla stessa Spa (LEGGI LA NOTIZIA) – e se la procura di Castrovillari che ha sequestrato il cantiere e aperto l’inchiesta sulla morte del giovane operaio che quel giorno lavorava sul pezzo di viadotto caduto, non darà il suo via libera prima del 23 giugno, i termini scadranno intorno al 3 o 4 agosto. Cioè dopo il fine settimana di grande traffico verso sud (LEGGI L’ALLARME LANCIATO DAGLI OPERATORI TURISTICI CALABRESI). 

GUARDALE IMMAGINI DEL CANTIERE

Ieri, il procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, che è intervenuto nella vicenda del viadotto crollato per dare ai sostituti procuratori di Castrovillari la possibilità di accelerare il complesso iter giudiziario relativo all’istanza di dissequestro del viadotto presentato da Anas, ha fatto sapere che il termine concesso ai consulenti tecnici di parte scade il 22 giugno. E il giorno seguente il pg si riunirà in procura con i pm che hanno aperto il fascicolo per decidere sulla base dei pareri tecnici. Visto il continuo confronto con i periti, quello del 23 potrebbe essere solo un momento formale. Il magistrato si è detto infatti, molto fiducioso. Naturalmente, la stima di Anas sui 40 giorni di lavoro necessari, potrebbe essere rivista in diminuzione. Il che salverebbe almeno una parte quella che si annuncia come una disastrosa stagione estiva per il turismo calabrese. 

LEGGI DELLE DIVERSE DENUNCE PRECEDENTI IL CROLLO

MENO ALTERNATIVE – A rendere più difficile la già dura vita degli autotrasportatori e gli altri autisti di mezzi pesante è ora anche l’ordinanza del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao di interdizione al traffico pesante sulla statale 18 con il percorso alternativo che i suddetti mezzi devono compiere per superare il blocco al viadotto Italia, chiuso al traffico e sequestrato dai magistrati. In questi oltre tre mesi, gli autoarticolati e gli autobus hanno percorso entrambe le statali litoranee: la 18 e la 106. Da ieri, da quando cioè è entrata in vigore l’ordinanza della prefettura, la tirrenica torna, o dovrebbe tornare, ad una situazione di maggiore normalità, con la conseguenza che tutto il traffico di Calabria e Sicilia passerà per la Jonica. I mezzi pesanti in direzione nord vengono infatti deviati allo svincolo di Spezzano Terme-Tarsia e rientrano in autostrada allo svincolo di Lauria Nord, percorrendo le strade statali 283 `delle Terme Luigiane`, 534 `di Cammarata e degli Stombi`, 106 `Jonica` e la statale 653 della Valle del Sinni. Percorso contrario per i mezzi diretti a sud. Per i veicoli leggeri in direzione nord è istituita l`uscita obbligatoria allo svincolo di Mormanno, percorrono le strade provinciali 134, 241 e 133 e rientrano in autostrada allo svincolo di Laino Borgo. 

GUARDA IL VIDEO DEL PERCORSO ALTERNATIVO TRA CURVE E STRETTOIE

Ma, di fatto, anche questo vie locali sono pesantemente intasate da mezzi di cantiere, autobus e camion che devono operare nella zona. I maggiori tempi di percorrenza sono stati stimati da Anas in circa 60 minuti per il percorso “pesante” sulla 106 e in circa 25 minuti quello “leggero”. Si tratta, evidentemente, di una stima in condizioni normali: l’afflusso massiccio di traffico su queste strade raddoppia e triplica questi tempi. Il percorso alternativo individuato dalla Prefettura di Cosenza non è comunque una novità, né – dunque – la semplice risposta alle sollecitazioni arrivate nelle scorse settimane dalla giunta regionale. Anche negli anni scorsi, infatti, in prossimità dell’esodo estivo, il provvedimento è stato emesso per alleggerire il traffico sulla strada che attraversa tutti i centri costieri della provincia di Cosenza. La novità sta solo nell’anticipo del provvedimento, in virtù del maggiore traffico prodotto dalla chiusura del viadotto Italia. Una deroga al divieto riguarda i mezzi pesanti che con adeguata documentazione dimostrino l’esigenza di carico e scarico in un punto della statale 18 tra Tortora e Amantea e per gli autotrasportatori residenti nei comuni che si affacciano sulla Tirrenica: dalle 4 alle 10.30; dalle 13 alle 17; e dalle 20.30 alle 22.

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