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L’OBIETTIVO dichiarato è quello di dotare i turisti “fai da te” di uno strumento semplice e accessibile.

L’idea arriva da un’azienda di Potenza – la Doc – Archiviazione Documentale che già ha avuto modo di sperimentare con successo il suo prodotto dal nome hi-tech “T-phone”.

Le prestazioni di questa applicazione sono migliorate anche grazie al cosiddetto “framework” (architettura informatica)  sviluppato da Basilicata Innovazione con il supporto del gruppo di ricerca Swap (Semantic Web Access and Personalization) dell’Università di Bari.

«La Doc – afferma Giuseppe De Vivo, titolare dell’azienda – ha intercettato il trend crescente di turisti “fai da te”, che vogliono cioè visitare le città senza l’ausilio di guide turistiche. Da qui è nata l’idea di T-phone, una applicazione pensata come una sorta di guida virtuale: per metterla a punto e distinguerla dalle altre esistenti, abbiamo aderito al progetto di Basilicata Innovazione sullo sviluppo di un framework per la realtà aumentata per poi implementare il risultato, il framework appunto, nella nostra app. Grazie a questa collaborazione – conclude l’imprenditore – siamo entrati sul mercato con un prodotto finito e funzionante, che è stato utilizzato in occasione della 90esima edizione del Palio del Golfo della Spezia e come guida museale nel Museo Navale di La Spezia».

Il prodotto scaricabile gratuitamente per dispositivi Android (a breve, fanno sapere dall’azienda anche per gli altri sistemi operativi dei dispositivi mobile in commercio) e ha supportato il flusso turistico in zona per la 90esima edizione del Palio del Golfo della Spezia, fornendo indicazioni sui possibili itinerari da seguire per visitare i posti più suggestivi e su tutti gli eventi, aggiornati in tempo reale.

Non solo quindi dettagli di carattere sportivo ma anche informazioni su storia, cultura e tradizione.

«T-Phone – spiegano da Basilicata Innovazione – è comunque utilizzabile su tutto il territorio nazionale, dal momento che i contenuti disponibili – sia testuali che in formato video e tradotti, tra l’altro, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco) – riguardano tutte le regioni: basta selezionare quella d’interesse dal menù principale, inserito in un’interfaccia grafica semplice ed essenziale, e, grazie a un sistema di georeferenziazione, si potranno scegliere i diversi itinerari, all’interno dei quali visualizzare i relativi punti d’interesse e le strutture commerciali presenti in un raggio fino a 100 km. Tutti i contenuti sono potenziati dall’impiego della realtà aumentata, che fornisce ulteriori informazioni a livello testuale ma anche con foto e video».

Novità sostanziali sono in arrivo anche per quanto riguarda la Basilicata.

Il team di professionisti della Doc, infatti, sta inoltre lavorando su altri progetti che prevedono l’impiego del framework per la realtà aumentata, tra cui lo sviluppo altri itinerari. E’ previsto infatti una ricostruzione 3D degli scavi di Grumento Nova e la visita interattiva del Museo di Ruvo del Monte.

L’azienda ha inoltre in progetto itinerari nel Golfo La Spezia, Costa La Spezia, Val di Vara, Val di Magra. Il segno tangibile che l’azienda sta varcando i confini regionali.

gierre

 

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