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Il gip del tribunale di Vibo Valentia ha convalidato il sequestro di un muro di contenimento lungo oltre un chilometro ed alto 16 metri che doveva servire a proteggere dalle frane la zona di Vibo chiamata Cancello Rosso. Il sequestro era stato disposto lo scorso 18 maggio nell’ambito di una inchiesta della Procura di Vibo ed eseguito dalla Guardia di finanza che ha notificato anche otto informazioni di garanzia a tecnici, tra cui due funzionari della Regione Calabria, e responsabili delle imprese che hanno realizzato l’opera.
L’infrastruttura, secondo l’accusa, nonostante sia stata appaltata nel 2002 e siano stati spesi già tre milioni di euro, risulta incompiuta e soggetta a rischiosi cedimenti strutturali, anche perchè realizzata con cemento depotenziato. L’opera, tra l’altro, non è utile a sostenere la collina sovrastante, ma avrebbe accelerato un movimento franoso che per gli investigatori potrebbe mettere a rischio alcuni palazzi nelle vicinanze.

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