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VIBO VALENTIA – Una triplice inchiesta per appurare la possibilità che tre persone siano morte per cause non molto chiare. Si sospetta, da parte della procura di Vibo Valentia, la possibilità di episodi di malasanità avvenuti all’ospedale cittadino proprio in relazione alla morte nel corso degli ultimi giorni di tre persone. Nel dettaglio, il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Gabriella Di Lauro, ha aperto tre fascicoli d’indagine, al momento contro ignoti, per far luce su tre decessi avvenuti negli ultimi giorni nel Vibonese. Le indagini, affidate ai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, mirano in particolare a fare chiarezza sul decesso di Massimo Prestia, 67 anni, già primario ginecologo all’ospedale di Serra San Bruno, morto il 27 aprile scorso a seguito di una sospetta dissecazione aortica legata ad una peritonite acuta dopo dieci giorni di dolori e ricoveri al Pronto soccorso di Vibo e poi a quello di Tropea. 

Il secondo fascicolo riguarda la morte di Giuseppe Di Renzo, 78 anni, deceduto il 2 maggio dopo un incidente stradale mentre si trovava a bordo della sua carrozzina a motore. Colpito da un mezzo, l’anziano è morto in ospedale a Vibo. I Carabinieri hanno già provveduto a sequestrare la sua cartella clinica. 

Il terzo decesso sul quale sono state avviate le indagini riguarda Luigi Pacifico, 66 anni, di Pizzo, deceduto per una presunta embolia polmonare in seguito ad un ricovero nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Vibo.

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