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Nove persone sono state denunciate dai carabinieri della Compagnia di Tropea, diretti dal tenente Francesco Di Pinto, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione nel settore dell’inquinamento ambientale e dell’abusivismo edilizio. Il servizio, a cui hanno partecipato oltre ai militari dell’Arma della cittadina tirrenica, ha visto impegnati le stazioni di Zungri, Ricadi e Zambrone, tutte località che in virtù delle loro risorse paesaggistiche costituiscono centri di altissima vocazione turistica.
In particolare, i militari di Zungri diretti dal maresciallo Dario Randazzo, hanno denunciato un imprenditore edile, S.G. di 36 anni, per essersi reso responsabile del reato di inquinamento ambientale ed attivazione di discarica di rifiuti pericolosi. All’interno di un suo cantiere edile sono stati rinvenuti numerosi pannelli di cemento amianto (eternit) in fase di forte deterioramento. L’area è stata sottoposta a sequestro. A Tropea, invece, i militari della Compagnia hanno denunciato un commerciante, C.S. di 49 anni, del luogo, un ingegnere M.D.di 48 ed un geometra di 33 anni di Zambrone, poichè resisi responsabili del reato di abusivismo edilizio. I tre stavano realizzando, all’interno di una nota struttura ricettiva ubicata a Zambrone, località Priscopio, muri in pietra finalizzati a lavori di lottizzazione senza le previste autorizzazioni. I manufatti sono stati sottoposti a sequestro. Sempre i militari di Tropea hanno denunciato un impiegato di 44 anni, L.P., del luogo, unitamente a V.R., classe 46 anni ed una casalinga, A.J. di 61, D.V.S., 60 anni, operaio, sempre per reati di abusivismo edilizio.
I soggetti sono stati sorpresi ad eseguire lavori di ristrutturazione presso un condominio sito nel centro di abitato di Tropea, senza le previste autorizzazioni. A Ricadi, infine, i militari dell’Arma di Spilinga diretti dal maresciallo Vincenzo Boerio hanno denunciato un operatore turistico, L.M di 66 anni, responsabile del reato di abusivismo edilizio. È stato sorpreso mentre all’interno della propria struttura ricettiva realizzava una superficie di 250 metri quadri in legno in assenza delle previste autorizzazione. La struttura è stata sottoposta a sequestro.

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