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– Sono cominciati oggi, a Matera, i lavori per la installazione di una particolare tipologia di puntelli metallici, necessari per il sostegno dei solai nell’area dei fabbricati di vico Piave, crollati l’11 gennaio 2014, e che causarono la morte di una persona. Lo ha reso noto il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, ing. Eugenio Barisano.
Si tratta – da quanto si è appreso – di un adempimento importante nel programma di messa in sicurezza dell’area, che prevede anche interventi di tirantatura. Non è stata stimata la durata dei lavori. Il 20 febbraio scorso i Vigili del Fuoco e l’Amministrazione comunale avevano avviato e realizzato gli interventi per la rimozione dei detriti, propedeutici a quelli cominciati oggi per la messa in sicurezza definitiva del comparto, in modo da consentire l’accesso dei periti, affinchè sia possibile rispondere ai quesiti posti dalla Procura della Repubblica circa le cause che hanno procurato il “collassò’ dei fabbricati.
Prosegue intanto l’attività dei tecnici dell’Università della Basilicata che hanno eseguito nei giorni scorsi le rilevazioni tridimensionali dei luoghi. Il lavoro sarà oggetto di studio dei periti di parte. Continuano anche le indagini dei Carabinieri che hanno portato alla notifica, a vario titolo, di 12 avvisi di garanzia nei confronti di tecnici e titolari di imprese per i reati in concorso di disastro e omicidio colposo. Tra di loro anche l’ingegner Vito Nicola Oreste, estratto dalla macerie a 13 ore dal crollo e tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Madonna delle Grazie”.
E si susseguono le iniziative di solidarietà per le oltre 50 famiglie che hanno dovuto abbandonare gli alloggi. E’ possibile, ad esempio, fare ancora delle offerte per le opere invendute messe a disposizione dal gruppo “Artisti per vico Piave”, che nell’asta benefica hanno raccolto circa diecimila euro. (ANSA).

A Matera sono cominciati i lavori per la installazione di una particolare tipologia di puntelli metallici, necessari per il sostegno dei solai nell’area dei fabbricati di vico Piave, crollati l’11 gennaio 2014, e che causarono la morte di una persona. 

Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Eugenio Barisano, ha dato notizia dell’avvio dei lavori.

Si tratta  di un adempimento importante nel programma di messa in sicurezza dell’area, che prevede anche interventi di tirantatura. Ma non è ancora possibile stimare la durata dei lavori. 

Il 20 febbraio scorso i Vigili del Fuoco e l’amministrazione comunale avevano avviato e realizzato gli interventi per la rimozione dei detriti, propedeutici a quelli cominciati oggi per la messa in sicurezza definitiva del comparto, in modo da consentire l’accesso dei periti, affinchè sia possibile rispondere ai quesiti posti dalla Procura della Repubblica circa le cause che hanno procurato il “collasso” dei fabbricati.

Prosegue intanto l’attività dei tecnici dell’Università della Basilicata che hanno eseguito nei giorni scorsi le rilevazioni tridimensionali dei luoghi. Il lavoro sarà oggetto di studio dei periti di parte. 

Continuano anche le indagini dei Carabinieri che hanno portato alla notifica, a vario titolo, di 12 avvisi di garanzia nei confronti di tecnici e titolari di imprese per i reati in concorso di disastro e omicidio colposo. 

Tra di loro anche l’ingegner Vito Nicola Oreste, estratto dalla macerie a 13 ore dal crollo e tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Madonna delle Grazie”.E si susseguono le iniziative di solidarietà per le oltre 50 famiglie che hanno dovuto abbandonare gli alloggi. 

È possibile, ad esempio, fare ancora delle offerte per le opere invendute messe a disposizione dal gruppo “Artisti per vico Piave”, che nell’asta benefica hanno raccolto circa diecimila euro. 

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