X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – Non era presente l’Eni ma tutte le realtà dell’indotto che lavorano attorno al Centro Oli di Viggiano nell’incontro sindacale unitario che si è tenuto nella sede lucana di Confindustria. Incontro rigorosamente a porte chiuse per discutere sulla piattaforma sindacale presentata da Cgil, Cisl e Uil in merito allo stato di “salute” dei lavoratori dell’indotto. In sostanza la piattaforma si articola su tre punti principali. C’è ovviamente la questione della tutela della salute dei lavoratori, puntando soprattutto ad un rafforzamento dei sistemi di sicurezza e protezione.

Altro punto è la stabilizzazione dei contratti, da trasformare tutti a tempo indeterminato. Questione che sta riscuotendo non poche frizioni perché un piano di stabilizzazione ha bisogno di ulteriori approfondimenti da parte dei titolari delle aziende. E infine c’è la questione equiparazione salariale. Attualmente, come spesso denunciato dai sindacati, i lavoratori dell’indotto sia in termini di stipendi che straordinari e buoni pasto hanno un trattamento leggermente inferiore rispetto ai colleghi che lavorano all’interno del centro oli. Questo è uno dei punti sui quali la piattaforma sindacale insiste da molto tempo. L’incontro comunque è stato rinviato per permettere alle aziende dell’indotto di poter valutare le proposte delle sigle sindacali.

Dunque al prossimo incontro, che si terrà il 24 marzo, si discuterà subito alla discussione su sicurezza e prevenzione della salute, con una riunione dell’osservatorio paritetico sulla sicurezza. L’idea di fondo è procedere a quella che i sindacati chiamano “omogeneizzazione”. In sostanza si tratta di applicare le stesse misure di sicurezza introdotte all’interno del centro oli anche nelle aziende dell’indotto. Subito dopo si procederà sulla questione dei contratti di lavoro da stabilizzare. Questo però potrà avvenire soltanto quando le aziende avranno presentato un documento di verifica dei fabbisogni occupazionali.

Diversa è la questione che riguarda i salari dei lavoratori dell’indotto. Da questo punto di vista sarà strategico l’incontro del 24 marzo, anche perché le aziende si sono riservate un po’ di tempo per poter valutare questa possibilità. In poche parole si è trattato di un incontro strettamente tecnico e di concertazione tra sindacati ed aziende. Ma a giudicare dalla discussione sembra che le due parti potranno trovare un accordo nei prossimi mesi sui tre punti proposti. L’appuntamento quindi è rinviato alla fine del mese, quando dovrebbero arrivare già alcune risposte, quantomeno sulla questione sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.

v.panettieri@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE