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POTENZA – Oltre sessanta Vigili del fuoco “discontinui”, provenienti da tutta la provincia di Potenza, hanno manifestato ieri mattina, in piazza Mario Pagano, sotto la sede della Prefettura del capoluogo di regione.
Una delegazione di pompieri, inoltre, capitanata dal coordinatore dei Vigili del fuoco precari della provincia di Potenza, Antonio Narciso, è stata ricevuta, sempre nel corso della mattinata, dal prefetto D’Acunto. Il breve incontro, chiesto già nelle scorse settimane e sottoscritto anche dalla coordinatrice dell’Unione sindacale di base (Usb), Rosalba Guglielmi, ha visto all’ordine del giorno «la difficile situazione che sta interessando, sia a livello locale che nazionale, la categoria dei pompieri cosiddetti discontinui che, per decenni, hanno lavorato nelle sedi dei Vigili del fuoco e che oggi si vedono completamente esclusi a causa dei tagli apportati dal governo centrale per la spending review».
«Dal prossimo anno infatti – come spiega la stessa rappresentante di Usb, Rosalba Guglielmi, in una nota diffusa nei giorni scorsi – la situazione rischia d’essere ancora peggiore, perchè il governo nazionle, invece di sanare la situazione dei precari, pare volerli escludere del tutto».
Lavoratori che da anni sono in attesa di essere stabilizzati, insomma, rischiano di finire nel già colmo calderone dei disoccupati. Proprio per scongiurare quest’ipotesi, ha spiegato ieri mattina Narciso prima d’essere ricevuto dal prefetto di Potenza, «abbiamo deciso di manifestare. Chiediamo -ha aggiunto il rappresentante di categoria – di essere stabilizzati attraverso un concorso e contestiamo i tagli alla spesa per i discontinui».
Tagli, hanno spiegato i manifestanti, che «vanno a gravare ulteriormente su un Corpo già sottodimensionato, con la necessità d’utilizzare i precari discontinui per garantire il soccorso tecnico urgente».
Tagli, è emerso ancora, che hanno portato ultimamente al richiamo (nelle due sole sedi periferiche di Pescopagano e Villa d’Agri) di sole quattro unità per turno invece delle dieci precedentemente utilizzate, per un periodo di tempo che si è ridotto a quattordici giorni invece dei venti precedenti e che porta ad un dimezzamento della paga del personale.
Infine, ha sottolineato Narciso, «solo 120 unità delle 350 presenti sul territorio regionale, sono state richiamate fino a giugno e altrettante potrebbero essere richiamate fino a dicembre 2015: che ne sarà delle restanti 110?».
«Oggi siamo qui per informare i cittadini di questa situazione -hanno sottolineato ancora i manifestanti – e del rischio che si corre non avendo più a disposizione un soccorso tecnico urgente, visti i tagli al Corpo nazionale.”A margine del colloquio tra la delegazione dei Vigili del fuoco e il prefetto d’Acunto, ha spiegato Narciso “intravediamo qualche spiraglio di luce. Abbiamo consegnato al prefetto una nostra proposta, elaborata insieme al sindacato. Per noi era importante dare un primo segnale e unirci alla protesta avviata dai ‘discontinui’ di tutta Italia.” Step successivi, nel caso in cui la protesta e l’incontro di ieri mattina non dovessero approdare ad alcun risultato, saranno una raccolta di firme e manifestazioni di sciopero bianco.

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