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VILLA D’AGRI – E’ terminato nel pomeriggio di giovedì il presidio dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri. Tra telefonate, comunicazioni e rassicurazioni i lavoratori che si erano incatenati dinnanzi alla sede, in segno di denuncia per le mensilità arretrate (sei) da Aprile scorso, hanno “smantellato” e sono rientrati  in attesa di riscuotere le prime tre mensilità arretrate.

Le rassicurazioni sono giunte dapprima dall’assessore regionale all’agricoltura Benedetto e successivamente in un incontro, richiesto dagli stessi lavoratori,  con la presidente dell’ente consortile, Rita Petruzzi.

Una riunione in cui  «l’amministratrice – a quanto dichiarato dai dipendenti – ha confermato che entro il 5 novembre prossimo sarebbero state accreditate le prime tre spettanze», in caso contrario, i «lavoratori ritorneranno a manifestare». 

«Se ciò non avviene – hanno evidenziato  –  toneremo nuovamente ad incatenarci davanti all’edificio».

Ma non solo un ulteriore scadenza è stata data di «ulteriori 10 giorni, dopo il 5 novembre – riferisce il neonato comitato pro stipendio –  per azzerare tutte le mensilità».

Intanto i dubbi e gli interrogativi rimangano per le prospettive future del Consorzio. In riferimento alla situazione consortile interviene anche il consigliere provinciale del Pdl, Severino Notarfrancesco che in una nota sottolinea come “ormai siamo davvero alla frutta e nonostante l’evidenza fallimentare dell’amministrazione regionale, che non lascia dubbi sull’operato disastroso sugli enti consortili, si cerca ancora di tergiversare e rassicurare con i soliti “mezzucci da quattro soldi”, senza affrontare la questione dal punto di vista della concretezza dei fatti e di una pianificazione seria e gestionale dell’ente».  Per il consigliere provinciale “ si continua a fare sempre la solita operazione, di provvedere, nel momento in cui i lavoratori scendono a protestare, alla liquidazione di alcune mensilità, per poi ritornare punto e daccapo. E’ uno offesa alla dignità delle perone che lavorano, a cui va tutta la mia solidarietà”. “Stare con i lavoratori – commenta  – significa sostenerli, nell’esercizio del mandato istituzionale, con atti e fatti concludenti e non prenderli in giro come è stato fatto negli ultimi tempi” Secondo il consigliere del Pdl  “in un momento così delicato – aggiunge Notarfrancesco –  con una fase economica così difficile per milioni di italiani e con una crisi occupazionale così drammatica,  bisogna interrogarsi sul perché si sia determinato una situazione del genere, di immobilismo. Negli ultimi tempi – conclude –  si era discusso ampiamente sul riordino degli enti consortili per ridurre i costi di servizi, solo un’operazione di facciata da parte della Regione per gettare fumo negli occhi dei cittadini”. 

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