X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

BEIRUT – Una violenta doppia esplosione ha devastato intere aree nel centro della capitale del Libano, Beirut, nella zona del porto. Nello scoppio sarebbero rimaste ferite centinaia di persone e ci sarebbero almeno 70 morti. Tra i feriti anche un militare italiano del contingente della missione Unifil.

L’esplosione che ha sconvolto Beirut è stata avvertita anche a Cipro, a circa 240 chilometri di distanza dalla capitale libanese. Lo ha riferito in un tweet l’European-Mediterranean Seismological Centre (Emsc), dopo le segnalazioni di molti abitanti dell’isola. 

La potente esplosione che ha scosso Beirut ha causato “centinaia di feriti”. Lo ha riferito il segretario generale della Croce Rossa libanese, George Kettaneh, spiegando che al momento non è possibile indicare un “numero preciso”. Alcuni testimoni riferiscono inoltre di cadaveri in strada, ma al momento non sono state fornite cifre ufficiali sulle vittime.

La massiccia deflagrazione, avvenuta nella zona del porto, secondo l’agenzia di stato libanese sarebbe stata causata da un incendio in un magazzino di fuochi d’artificio. L’esplosione è stata avvertita in tutta la città, causando danni agli edifici e provocando scene di panico. Tra gli edifici danneggiati, anche il quartier generale dell’ex premier Saad Hariri, nel centro della città e l’ufficio di corrispondenza della Cnn.

La principale autostrada che costeggia la città è attualmente ricoperta di frammenti di vetro. La Croce Rossa ha riferito che oltre 30 squadre di soccorritori sono al lavoro per estrarre i corpi dalle macerie. Anche l’esercito sta fornendo supporto per trasportare gi feriti negli ospedali. Poco dopo l’esplosione, sia la rete telefonica che quella Internet si sono interrotte.

«Israele non c’entra per nulla nelle forti esplosioni di questa sera Beirut». Lo hanno detto fonti israeliane, citate dal sito Times of Israel, mentre la Casa Bianca sta seguendo la situazione in corso a Beirut. Lo ha riferito la portavoce Kayleigh McEnany, secondo quanto riporta la Cnn. In una precedente dichiarazione, anche il dipartimento di Stato ha riferito di seguire “da vicino” gli avvenimenti e di essere in contatto con le autorità locali per stabilire se vi siano cittadini Usa coinvolti. 


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE