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AD oggi, stando al regolamento dei campionati di volley, le società del girone C di B1 maschile si troverebbero oggettivamente penalizzate nella composizione della griglia play-off. Lo spunto arriva proprio dalla Virtus Potenza, che ha trovato più di qualche adesione all’ipotesi di sottoporre la questione alla Fipav. Questo il problema: la formula prevede promozione diretta in A2 per la prima classificata di ciascuno dei tre gironi e un’altra promozione derivante dai play-off, ai quali si qualificano sei squadre (seconda e terza dei gironi A, B e C). Nel delineare la griglia degli spareggi, tra le sei qualificate viene elaborata una classifica che le mette in ordine dal primo al sesto posto, con i primi tre gradini riservati comunque alle seconde di ciascun girone. Il criterio discriminante per formare questa graduatoria è dato dai punti conquistati da ogni squadra nel proprio girone di provenienza. E’ evidente come i tre ritiri rispetto all’organico originario del girone C (che prevedeva come gli altri 14 iscritte) abbiano ridotto il numero di partite per le squadre del raggruppamento meridionale, di conseguenza condannate a conquistare meno punti di chi si qualificherà ai play-off dai gironi A e B. Le due migliori seconde tra le sei qualificate sono ammesse direttamente in semifinale, e andranno ad affrontare le vincenti dei due incroci tra le altre quattro contendenti (3a-6a e 4a-5a). A regolare il fattore campo di ogni serie, sempre il posizionamento in questa speciale classifica. Con tutta probabilità il girone C produrrà la peggiore seconda e la peggiore terza, non potendo ambire a qualcosa di più del terzo e del sesto posto nella graduatoria che definisce il tabellone play-off. Da ciò si desume l’importanza di una questione su cui la Fipav è chiamata comunque a dare un riscontro alle società penalizzate, pur essendo difficile ipotizzare un cambiamento delle norme in corso d’opera.
Pietro Scognamiglio

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