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ROMA – E’ arrivato a nove il numero di casi di West Nile virus registrati in Italia, una cifra seconda solo a quella della Grecia che ha portato il Centro Nazionale Sangue ad estendere a sei regioni le precauzioni per i donatori. A tenere il conto il bollettino dell’European Center for Diseases Control (Ecdc), secondo cui l’agente infettivo trasportato dalla zanzara del genere Culex è attivo soprattutto in est Europa.

Sono in tutto 68 i casi censiti in Europa, mentre nei paesi confinanti sono 213, dall’inizio della stagione della Febbre del Nilo. In Italia ai primi pazienti in Emilia Romagna sono seguiti altri tre in Veneto, in provincia di Treviso. I numeri sono comunque bassi rispetto a quelli dello scorso anno. “Nella stagione 2012 – ricorda l’Ecdc – sono stati 244 i casi probabili e confermati in Ue e 693 nei paesi confinanti”.

L’estendersi delle zone di influenza del virus ha spinto il Centro Nazionale Sangue ad aggiornare la mappa delle restrizioni per i donatori. Il sangue dei donatori che vivono nelle zone principali colpite, spiega il comunicato sul sito del centro, verrà testato anche per il West Nile, mentre chi ha soggiornato per almeno una notte in Basilicata (solo per la provincia di Matera), Emilia Romagna, Firuli Venezia Giulia, Lombardia (solo provincia di Mantova), Sardegna e Veneto (Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Venezia) deve aspettare 28 giorni prima di effettuare la donazione. (ANSA)

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