X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Lo scorso 12 aprile un blitz dei Carabinieri del comando provinciale di Salerno, coordinati dalla procura di Potenza nell’ambito dell’operazione “Shamar”, ha portato alla luce un traffico illecito di rifiuti sviluppato e organizzato nel Vallo di Diano, nell’area protetta Foce Sele-Tanagro. E ora il consigliere regionale Attilio Pierro (Lega) presenta un’interrogazione. L’oggetto: «Richiesta di controllo sulla presenza di siti inquinati nella porzione meridionale della Provincia di Salerno».

«Ringrazio la Procura di Potenza e l’Arma dei Carabinieri. – spiega Pierro -, è grazie alla loro indagine se il Vallo di Diano non è stato trasformato nella nuova “Terra dei fuochi” in conseguenza di un vasto contrabbando di idrocarburi. Il territorio in questione è riconosciuto come di gran pregio, anche per le produzioni agricole ed il rischio d’inquinamento a seguito dello sversamento nel suolo e nel sottosuolo di ingenti quantità di idrocarburi leggeri, come nel caso di un terreno di Atena Lucana, sarebbe assai elevato e parimenti elevate sarebbero le conseguenze sulla flora e la fauna locali, particolarmente trattandosi di un’area protetta». «Non da meno – continua l’esponente leghista e componente della Commissione Agricoltura della Regione Campania – è viva le preoccupazione che tali eventi rischiano di avere un impatto negativo sulla reputazione dei prodotti agricoli locali, molti dei quali godono del marchio DOP e DOC». Quindi la richiesta di Pierro all’assessore delegato circa «l’opportunità di eseguire controlli a campione sull’inquinamento del suolo e delle acque superficiali, al fine di fugare rischi di inquinamento diffuso nella porzione meridionale della Provincia di Salerno».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE