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I CONTRATTI del personale impiegato a tempo determinato nelle strutture sanitarie calabresi potranno essere rinnovati. E’ una boccata d’ossigeno per gli ospedali e per i pazienti, ma anche una prospettiva un po’ più rosea per mille persone, 439 delle quali solo nella provincia di Cosenza. Sono enormi i numeri del precariato sul quale si poggia la sanità regionale. In tempi di piano di rientro tutte queste professionalità rischiavano di essere mandate a casa per fine anno per l’intransigenza della Corte dei Conti e dei sub-commissari.

Oggi, però, il Dipartimento salute della Regione ha emanato una circolare esplicativa, inviata ai direttori generali delle azienda sanitarie ed ospedaliere, che chiarisce la questione.   In pratica il personale sanitario precario potrà continuare ad operare all’interno degli ospedali.   Nella circolare, il dirigente generale del dipartimento salute, evidenzia che «atteso il termine ultimo del 31 dicembre 2012 per la scadenza di centinaia di rapporti di lavoro temporanei in essere presso le Aziende del servizio sanitario regionale e considerato il fatto che, in assenza di provvedimenti di proroga assunti a breve, gli interessati potrebbero reclamare il diritto di usufruire delle ferie residue, determinando così seri problemi organizzativi in ciascuna Azienda, si ritiene opportuno sollecitare le signorie loro all’assunzione dei provvedimenti di proroga».  
«Anche nella nostra regione – ha affermato il Presidente Scopelliti – sarà quindi possibile continuare ad utilizzare il personale precario. È bene che i lavoratori sappiano che in questi mesi abbiamo lavorato concretamente per la ricerca di una soluzione».

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