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Il 3 e 4 ottobre Unicef scende in piazza con le orchidee solidali, e dopo il successo del 2008, ripropone la campagna Orchidea Unicef per sostenere la lotta alla mortalità infantile in 6 paesi dell’Africa Centro-Occidentale: Benin, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Guinea Bissau, Senegal e Togo.
I prossimi 3 e 4 ottobre anche l’Unicef di Cosenza scenderà in piazza per la vendita delle piante di orchidea, così come avverrà in più di mille piazze italiane: tantissime le postazioni nella provincia di Cosenza, tutte su internet (www.unicef.it), ma soprattutto tantissimi i volontari impegnati, tra i quali anche gli studenti della Scuola Media di Scalea, Ambasciatrice Unicef.
Tante anche le collaborazioni con tante associazioni locali quali l’Associazione Italiana Persone Down di Cosenza, l’Associazione KM0 e l’associazione di Volontariato “Dott. Francesco Senatore” entrambe di Saracena, il Centro Italiano Femminile di San Fili, l’Associazione “La Testata” di San Giovanni in Fiore, il Centro Anziani “Isabella Quintieri” di Castrolibero ed altre. Si potrà avere la pianta con un contributo minimo di 15,00 euro, che saranno impiegati per attuare i programmi che rientrano nella strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Infanzia.
Si tratta di un pacchetto di interventi integrato (vaccini, zanzariere antimalaria, sali reidratanti, alimenti terapeutici, assistenza alla gravidanza, educazione sanitaria) forniti sulla globalità del territorio, anche nei villaggi più sperduti.
“La lotta contro la mortalità precoce – ha detto Paola Bianchi, presidente Unicef Cosenza – quella cioè di bimbi tra 0 e 5 anni, è uno dei cardini dell’impegno Unicef, tanto che, pur avendo raggiunto risultati importanti negli ultimi anni nessuno nell’organizzazione si ritiene ancora soddisfatto: nel 2007 per la prima volta la mortalità infantile è scesa al di sotto dei 10 milioni e nel 2008 i decessi infantili sono addirittura stati 8,8 milioni. Un successo per l’azione dell’Unicef, per i risultati in crescita accelerata. Ma sono ancora cifre da far rabbrividire!”.
Il futuro e lo sviluppo dei Paesi in difficoltà è fortemente legato alle aspettative di vita dei bambini di oggi. La mancanza di antibiotici, vaccini, zanzariere anti malaria e l’impossibilità di osservare le norme igieniche di base condannano il futuro delle nuove generazioni mentre la consapevolezza che un esiguo contributo economico possa cambiare le cose rende ancora più convinti e uniti i volontari per salvare quante più vite possibili. L’orchidea, così preziosa da salvare la vita di un bambino.

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