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Perdita di anzianità e conferma del trasferimento ad altra sede e ad altre funzioni, già disposto nel gennaio scorso in via cautelare. Sono le pesanti sanzioni che la sezione disciplinare del Csm ha inflitto a Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, gli ex pm di Salerno che furono tra i protagonisti dello scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro scoppiato nel dicembre 2008 sul caso De Magistris. Per la Nuzzi, il ‘tribunale delle toghe ha disposto la perdita di anzianità pari a 6 mesi, mentre per Verasani la sanzione è stata più leggera, con la perdita di anzianità di 4 mesi. Per entrambi, inoltre, è stata disposta la pena accessoria del trasferimento di sede e di funzioni, già effettuato in via cautelare nello scorso inverno: Nuzzi era passata al tribunale di Latina e Verasani a quallo di Cassino, con la funzione di giudici. La disciplinare del Csm ha infine dichiarato il non luogo a provvedere in relazione alla posizione di Luigi Apicella, all’epoca dei fatti procuratore capo di Salerno: questi, infatti, dopo essere stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, ha deciso di lasciare la magistratura per raggiunti limiti di età. Lunedì prossimo, invece, è fissata l’udienza disciplinare per i magistrati di Catanzaro che furono coinvolti nello scontro tra procure. «Io e De Magistris siamo due fratelli siamesi: la pensiamo allo stesso modo, lavoriamo di concerto e in questo momento siamo fortemente impegnati per offrire un ricambio in Calabria». Così Antonio Di Pietro alla trasmissione «Otto e mezzo» su La7 parla dell’europarlamentare dell’Idv Luigi De Magistris. Di Pietro non solo prevede «una lunga collaborazione» con l’ex magistrato di Catanzaro ma prevede che «la stessa Italia dei valori andrà molto avanti». Obiettivo dell’Idv, ribadisce Di Pietro, «è costruire un’area riformista: vogliamo un ricambio di governo, non rimanere all’opposizione. Lavoro per costruire una nuova alleanza nell’ambito del centrosinistra».

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