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Calano i contagi in Campania ma a fronte di una netta contrazione dei tamponi effettuati mentre si registra un brusco aumento del numero dei morti. I positivi sono 2.861 su 15.632 tamponi a fronte dei precedenti 3.860 contagiati sui 21.785 tamponi effettuati. I morti passano da 3 a 24. In regione è caccia a nuovi posti letto, con soluzioni alternative ricercate nelle strutture pubbliche ma anche con convenzioni con la sanità privata.


La controffensiva in Campania al covid passa attraverso la ricerca delle risposte necessarie all’eventuale aumento ulteriore nei prossimi giorni dei contagi e al timore per l’esaurimento delle disponibilità negli ospedali. Proprio nella direzione di alleggerire la pressione sui pronti soccorso e i vari reparti va l’avvio da parte degli uomini della Croce Rossa della costruzione della prima tenda integrativa in Campania per allargare la disponibilità di posti letto di degenza per il covid19. La struttura è stata costruita nella parte posteriore del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli a Napoli, in un parcheggio ora liberato, e potrà ospitare 20-25 letti probabilmente a partire da mercoledì, in modo da alleggerire l’obi (Osservazione breve) da pazienti non gravi.


“Qui verranno – spiega il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo – i soggetti ‘sospettì, che affollano i pronto soccorso. Il paziente verrà ospitato temporaneamente nella tenda che è una struttura ad alta flessibilità e movimentazione e ci permette di essere veloci nel liberare dalle barelle i pazienti che arrivano. Continuiamo a registrare tra i 150 e i 200 accessi al giorno e questa struttura alleggerisce l’intera complessità del pronto soccorso dandoci la possibilità e il tempo di capire se sono pazienti covid o non covid e di definire il percorso assistenziale che sia da ricovero o da assistenza domiciliare o da strutture residenziali se non hanno sintomi».


La tendostruttura sarà gestita dai medici del Cardarelli, è riscaldata e ha pareti di alluminio, pavimento di legno e un tetto del materiale delle tende. Dopo il Cardarelli si andrà avanti in altri siti come dimostrano i sopralluoghi al Cotugno di Napoli e agli ospedali di Pozzuoli, Castellammare, Avellino. Sul fronte della copertura dei buchi in organico nella sanità, nei posti chiave in questo periodo l’Asl Napoli 1 sta lavorando su due fronti per arruolare anestesisti, indispensabili per le terapie intensive covid19.


«Mercoledì pubblichiamo il bando per un contratto di sei mesi più sei mesi a 40 anestesisti. Il bando è aperto anche agli specializzando che stanno per laurearsi, infatti possono partecipare anche coloro che concludono la specializzazione a novembre », spiega Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1. «Inoltre aspettiamo risposte al nostro appello per gli anestesisti in pensione – afferma – in questo caso non c’è un bando ma un appello. Chi voglia dare il suo contributo può candidarsi scrivendo a dir.generale@aslnapoli1centro.it. Ci siederemo, valuteremo quello che possono darci, alcuni dicono che potrebbero sostituire i colleghi nelle sale operatorie non covid liberando i più giovani per i reparti covid. Bene, sediamoci e discutiamone».

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